Panama è stata colonizzata per ben tre secoli e di questo periodo non si hanno reperti legati ad alcun tipo di letteratura. Nel XVIII secolo fu fondata un’università, ma non abbiamo traccia di centri culturali o luoghi di ritrovo per rappresentazioni di alcun tipo.
I poeti romantici Tomás M. Feuillet, José M. Alemán, Amelia Denis de Icaza, Rodolfo Caicedo e Federico Escobar, e lo scrittore di prosa Pablo Arosemena sono i rappresentanti della seconda metà dell’ottocento, periodo in cui Panama era unita alla Colombia.
Fu l’indipendenza del Paese e l’inizio del XX secolo che diedero una svolta anche a livello culturale. Prendono vita in quegli anni le prime scuole superiori e un’accademia di pittura oltre ad un teatro e un museo. Di quel periodo sono i primi scritti a tiratura periodica sulla spinta dell’apertura di alcune stamperie.
Diversi sono gli scrittori che appartennero al periodo detto modernismo, citiamo il poeta Darío Herrera oltre a Ricardo Miró ritenuto il più importante nella storia panamense, autore di opere quali Preludios del 1908, Segundos preludios del 1916 e Caminos silenciosos del 1929.
Fecero seguito anni in cui il surrealismo si fece largo con autori quali Demetrio Korsi con El grillo que cantó bajo las hélices del 1942.
Per quanto riguarda le poetesse sono da ricordare María Esther Osses con Mensaje e Poemas, e Stella Sierra con opere di carattere amoroso.
- Crónica de invisibles (1999);
- Sueños urbanos (2008);
- Panama blues (2010);
- De diablos, diablicos y otros seres de la mitología panameña (2010);
- Reggae child (2010);
- Cuadernos de Azuero (2010);
- El camino de la cruz (2010);
- Principios de simulación de redes neuronales (2012);
- Visión de máquina (2012)