Il viaggio alla scoperta della letteratura di tutto il mondo oggi ci porta in Europa orientale. Destinazione: Moldavia
Caro Lettore, il nostro itinerario letterario oggi continua in Moldavia, anche nota come Repubblica di Moldavia. Indipendente dall’Unione Sovietica dal 1991, la Moldavia è racchiusa tra l’Ucraina e la Romania con la quale condivide anche la lingua. La sua storia e la stretta vicinanza geografica con diversi stati la rendono una nazione multiculturale: ci sono antiche usanze moldave mutuate da russi, ucraini, tedeschi, turchi e greci. La Moldavia è in particolare legata culturalmente alla Romania, sia per la lingua in comune, sia per lo scambio e la condivisione di tradizioni. Questo popolo si caratterizza soprattutto per il grande senso di ospitalità, tant’è che vi sono veri e proprio usi legati ad essa: è tradizione che il capofamiglia inviti un grande numero di persone e offra loro vino per condividere e celebrare le importanti occasioni della propria famiglia. Un calore e un senso di comunità che si sta perdendo sempre di più nella nostra società.
La verità è che noi sappiamo ben poco della letteratura e della storia di questo paese: è come perdere l’occasione di conoscere una persona che potrebbe cambiarti la vita. È per questo che sono fermamente convinta dell’importanza di conoscere il più possibile realtà e storie da noi lontane, ma che possono arricchirci e portarci alla continua scoperta di qualcosa di nuovo. La conoscenza è ricchezza, ma è anche un’avventura. Per addentrarci in una prima scoperta delle tante sfaccettature della Moldavia e del suo popolo ti propongo Moldavia. Appunti di Viaggio di Oscar de Gaspari, edito per Piazza Editore. Apparentemente, Moldavia, appunti di viaggio è un libro che si colloca a metà strada tra la guida turistica e il più impegnativo saggio di carattere politico, sociale ed economico. Ma la definizione sarebbe troppo semplicistica. Oscar De Gaspari descrive la Moldavia evidenziandone lati positivi e negativi con la cura del suo antico mestiere di contabile. Ma leggendo il saggio si ha l’impressione che l’autore voglia offrire le sue riflessioni a tre destinatari. L’autore considera il popolo moldavo vittima di grandi ingiustizie storiche. Per questo invita i suoi connazionali ad esprimere un maggior rispetto e comprensione verso questi sfortunati ospiti, manifestando gratitudine per il lavoro che svolgono in Italia. E alla gente moldava vuole offrire la possibilità di leggere il proprio paese con una chiave originale e diversa regalando loro spezzoni di storia e abitudini che per molte ragioni dialogano e interagiscono con la comune lingua e cultura italiana. Oltre a stimolare in loro la conservazione della memoria, della Patria, delle sue sacre origini, del senso di appartenenza ad una terra lontana che deve essere difesa e tutelata da speculazioni legate a diffidenza e ignoranza. Il terzo destinatario lo potremmo definire soggetto immateriale. Un’idea. Quella che visitare un paese non significa solo fare fotografie o ammirare una bella piazza o palazzo, ma anche osservarne i dettagli, le particolarità, le genti, le cose apparentemente insignificanti, le vestigia storiche suggerite dai monumenti necessarie per meglio inquadrare la più moderna realtà. Perché l’autore guarda con gli occhi, scrive con il cuore, riflette con la mente.
Dato il forte legame storico-culturale con la Romania, la tradizione letteraria della Moldavia confluisce nel macrogruppo della letteratura romena. Uno dei più importanti autori moldavi nonchè il più noto poeta in lingua romena di età contemporanea è stato Grigore Vieru (1935-2009). I temi toccati dai suoi componimenti spaziano da una descrizione nitida della natura alla trattazione di tematiche patriottiche. Il legame con la sua terra era talmente forte che nel 1989 fu eletto al Parlamento moldavo e si fece promotore della campagna per la riunificazione con la Romania. Fu sempre in prima linea per la diffusione dei valori fondamentali dell’umanità, un impegno fortemente apprezzato dall’Accademia Romena che propose nel 1992 la sua candidatura a Premio Nobel per la Pace. Un poeta semplice che si esprimeva con il linguaggio della quotidianità, in grado di far esperire al lettore l’autenticità dei sentimenti e delle emozioni. In Italia è stata pubblicato Orfeo rinasce nell’amore, una raccolta dei suoi componimenti più belli per la prima volta presentati al pubblico italiano. Ho scelto per te due delle sue poesie più belle.
Nella stessa lingua
tutto il mondo piange
Nella stessa lingua
ride l’Universo.
E solo nella tua lingua
accarezzare puoi il dolore
e trasformare in canto
la felicità
Nella tua lingua.
vivi l’amore materno
senti il sapore del vino
e gusti un vero pasto….
Ma quando tu non puoi
nè piangere né ridere,
quando cantar non puoi
e accarezzar non puoi
davanti alla tua Terra
davanti al tuo cielo
nella materna lingua,
vivere il silenzio puoi.
NINNA-NANNA PER MIA MADRE
Dormi, dormi, cara mamma,
dormono i tuoi nipoti dolci,
dormono, lavati, i piatti,
dorme fresco anche il bucato,
dormono le scale stanche
del mio nido di pietra,
dorme silenzioso il grillo
nel campanello della porta,
dorme la tua vecchia casa,
dorme, sotto terra, la vigna.
Dormi! E nel sogno, vicino al mare,
sentiti una ragazza,
e accanto ad una corda,
sentiti una bambina.
Rivediti ancor prima:
quando eri senza ricordi
una piccola piccina.
Dormi, madre mia incanutita,
dormi, madre mia amata!
Siamo arrivati al termine del nostro viaggio in Moldavia. Alla prossima scoperta letteraria!