In uscita, per Fandango Libri, il nuovo libro dell’attivista Sara Ahmed intitolato Un’altra cena rovinata: conoscere il pensiero intersezionale di Sara Ahmed significa entrare in un mondo dove il sessismo, il colonialismo, il razzismo e la violenza di genere vengono analizzati e decostruiti per proporre strumenti adeguati a riconoscerli e superarli.
Vediamo insieme la sinossi del libro!
La sinossi di Un’altra cena rovinata di Sara Ahmed
“Può essere difficile ricordarsi di essere diventata femminista, se non altro perché è difficile ricordare un tempo in cui non ti sei sentita tale. È possibile essere sempre stata così, essere femminista da sempre?”
Un’antologia di scritti su femminismo, emozioni, colonialismo, sessismo e violenza di genere per scoprire una delle più importanti pensatrici mondiali.
Perché parlare ancora di sessismo? Cosa significa essere una femminista guastafeste? Come trasformare il lamento in denuncia e la denuncia in testimonianza? Come possiamo imparare il linguaggio della diversità?
A queste e altre domande tentano di rispondere i saggi scelti di Un’altra cena rovinata, curata da Michela Baldo ed Elia A.G. Arfini, che firmano il saggio introduttivo della raccolta tradotta da feminoska e Michela Baldo.
Conoscere il pensiero intersezionale di Sara Ahmed significa entrare in un mondo dove il sessismo, il colonialismo, il razzismo e la violenza di genere vengono analizzati e decostruiti per proporre strumenti adeguati a riconoscerli e superarli. Con questa antologia sarà possibile avere un compendio delle opere più importanti di Sara Ahmed, una piccola avanguardia per introdurre in Italia la sua filosofia ribelle e per non ritrovarci più le “sole femministe guastafeste al tavolo”.
L’autrice Sara Ahmed
Sara Ahmed è attivista, scrittrice e teorica femminista, interessata all’intersezione fra teorie femministe lesbiche e queer e i processi di razzializzazione. Durante la sua carriera accademica ha fondato il Centre for Feminist Research e insegnato Race and Cultural Studies al Goldsmiths College di Londra fino al 2016, quando si è licenziata per protestare contro il modo in cui l’università gestiva il problema delle molestie sessuali.
Oggi è una ricercatrice indipendente e, fra le altre cose, gestisce un blog dal titolo significativo “feministkilljoys”. Ha scritto diversi testi su femminismo, colonialità, emozioni, queer e razzismo. In Italia fino a ora è stato tradotto Vivere una vita femminista (ETS, 2022), La promessa della felicità (Luca Sossella Editore, 2023). Il suo ultimo saggio, The Feminist Killjoy Handbook è in corso di traduzione per Fandango Libri.