In uscita, dal 10 novembre, edito da Fandango Libri, il ritorno dell’autrice tagliente e moderna Chiara Sfregola con L’estate verticale: un romanzo viaggio di vent’anni nella vita di un’attrice, una donna che fa questo lavoro suo malgrado, fino il giorno in cui diretta da una donna prende coscienza del potere del proprio corpo e decide di usarlo.
Chiara Sfregola ritorna in libreria dopo Signorina e Camera Single, con un caleidoscopio di voci (femminili) e versioni sul mistero che quotidianamente affrontiamo: l’Altro.
La sinossi de L’estate verticale di Chiara Sfregola
Sud, anni Novanta, un Mezzogiorno imprecisato e opulento di cui Livia e Veronica sono le figlie più brillanti.
Amiche da sempre, la differenza di classe non è mai stata un problema fra loro: entrambe provengono da famiglie benestanti, ma Livia è figlia di un muratore che ha fatto fortuna all’estero, Veronica è la figlia del primario, lodata dai professori e corteggiata dai ragazzi.
Mentre il corpo di Livia sembra non sbocciare mai, condannato per sempre alla solitudine e alle forme abbozzate di una bambina. O di un maschio.
L’estate verticale è quella del 2001, quella degli scontri di Genova, dell’attacco alle Torri Gemelle. Ma per Livia e Veronica è soprattutto l’estate dopo la terza media, in cui Livia inizia a prendere coscienza di sé e del mondo. E la differenza di classe fra lei e Veronica si rivela l’innesco di un cambio di pelle, per entrambe.
È lo spartiacque della loro amicizia, che tra alterne riprese si scioglie definitivamente quando Livia, ormai diciottenne, proprio grazie a quel suo corpo né di uomo né di donna, viene scelta da un regista di culto come protagonista di un film. Inizia così una carriera da attrice che la porta sempre più lontano da quell’amicizia, da quel mondo, da se stessa.
Sette monologhi, sette voci femminili che, passandosi il testimone, raccontano se stesse e le proprie vite, intrecciate in un’unica grande storia lunga vent’anni, fino a restituirci il ritratto vivido e appassionato di un gruppo di donne che si amano, si detestano, si tradiscono, si perdonano, si ribellano.
L’autrice Chiara Sfregola
Chiara Sfregola è nata a Terlizzi nel 1987 sotto il segno della Vergine ed è cresciuta a Barletta. Ha perso il suo accento pugliese perché da anni vive e lavora a Roma, ma basta un weekend “giù” per far tornare prepotenti le radici levantine e le “o” chiuse.
Per Fandango Libri ha già pubblicato Signorina – memorie di una ragazza sposata (2020) che ha vinto il premio Afrodite come libro dell’anno.