Buongiorno iCrewer! Per sollevare il pensiero da questa uggiosa – almeno dove abito io – settimana di novembre, ho pensato di proporti un viaggio con fini letterari. Eh sì, hai capito bene: la nostra meta non sarà un monumento, una località turistica o un resort. Oggi andremo fino a Bucarest, in Romania, per visitare le splendida libreria Cărturești Carusel.
Sei emozionato? Non siamo mai stati in questo Paese, durante le nostre esplorazioni, alla ricerca di librerie da sogno sempre nuove. Tuttavia, una volta viste le foto della Cărturești Carusel mi sono proprio chiesta come sia stato possibile che sfuggisse alle mie ricerche.
Oggi, quindi, è il momento di rimediare!
Cărturești Carusel: una delle librerie più grandi d’Europa
Quando, agli inizi del XX secolo, ne venne ultimata la costruzione, divenne la sede principale della Banca Chrissoveloni, gestita dagll’omonima famiglia. Tuttavia, non rimase così a lungo e neanche cento anni dopo venne nazionalizatta, per ordine del governo comunista. La sua nuova funzione? Visti gli ampi spazi, divenne un magazzino ideale.
Con il cambio di governo degli anni ’90, gli spazi dell’odierna Cărturești Carusel caddedo in disusso. Fortunatamente, nel primo decennio degli anni 2000, venne approvato il progetto per la sua ristrutturazione. E così, dal 2015 è diventata quella che possiamo ammirare oggi.
Con i suoi sei piani e i quasi mille metri quadrati di superficie, la Cărturești Carusel non è solamente la più grande libreria di Bucarest, ma anche una delle maggiori d’Europa!
Dimmi la verità, a te non piacerebbe fare un giro tra queste sale? Anche con la consapevolezza di non poter acquistare quasi nulla – non parlando il rumeno – non ti nascondo che potrei tranquillamente tornare a casa con un nuovo inquilino per i miei scaffali. Dopotutto, immagino che tra tutti quei volumi, ci sia sicuramente anche una sezione internazionale!
Un libro per conoscere Bucarest
Oggi una novità: per addentrarsi un po’ di più nello spirito della cità che ospita la libreria Cărturești Carusel, ho deciso di proporti un romanzo che possa aiutare a capire meglio almeno una piccola sfaccettatura di Bucarest. Una storia che ci porti in quello che non è ancora un passato molto lontano e che, quindi, è indissolubilmente legato al presente.
Quindi, ecco qui la mia scelta: Una piccola fedeltà, di Luca Saltini, edito da Scrittori Giunti.
L’uomo accetta la situazione per opportunismo e perché lui stesso subisce il ricatto di Janku e, pur essendone disgustato, non riesce a uscire da questo gioco perverso. Anzi, il fascino doloroso, ma fiero e indomito, di Achilina non può che bruciare anche lui, rendendo il gioco anche terribilmente pericoloso.
È Castiglioni a raccontare la storia, a distanza di anni, ormai anziano e recluso in una clinica di lusso nella quale sta aspettando di scoprire quale sia la natura della misteriosa malattia che lo ha colpito e lo sta paralizzando. Una distanza non solo temporale e geografica da una dittatura che non c’è più e da un’epoca profondamente mutata.
Oggi Castiglioni è prigioniero di un letto come allora lo fu di un mondo, ma i suoi fantasmi tornano a visitarlo, a chiedergli ragione delle sue scelte e a rivelargli quanto ancora non sa o non ha compreso, perché il senso profondo della nostra vita a volte fa lunghi giri prima di illuminarsi all’improvviso. I grandi amori, i grandi gesti impegnano, turbano, devastano, ma qualche volta la salvezza arriva da dove proprio uno non se l’aspetta, da una piccola fedeltà.