Non è mai troppo per pubblicare un libro. Ce lo dimostra la maestra elementare Nella Frezza che, con Salani Editori, pubblica Bugie di famiglia, il suo romanzo d’esordio.
Nella Frezza, da maestra elementare a scrittrice esordiente all’età di 80 anni, racconta una faccenda privata, ambientata tra la fine degli anni ’60 ei primi anni ’70, che tocca momenti fondamentali della storia italiana.
Uno sconcertante segreto che scuote una famiglia del Sud. Sullo sfondo, l’Italia del Boom, dell’emigrazione, lotte delle donne per i diritti, dell’aborto, dei primi sanguinosi anni del terrorismo.
Non tutti i segreti sono uguali.
Alcuni possono travolgere una vita intera.
Bugie di famiglia di Nella Frezza: la trama
Italia, fine anni Sessanta. Antonio, giovane medico meridionale originario di Serente, sta avviando a Roma una carriera brillante e un solido progetto di vita con Eleonora. Una domenica riceve una chiamata dall’ospedale della sua cittadina: il padre, lo stimatissimo professore e farmacista Filippo D’Amico, ha avuto un gravissimo incidente di caccia e sta morendo.
Antonio si precipita suo capezzale, ma arriva appena in tempo per uno sconcertante segreto, che si vede costretto a sigillare la madre ma non ne muoia, non lo sa il fratello e l’onore della famiglia non infangato. Lo rivela soltanto a Eleonora ed entrambi saranno vittime e artefici degli sviluppi, all’inizio inimmaginabili, che da tale segreto origineranno.
Le bugie, però, anche quando non hanno le gambe corte, sono molto pazienti, logorano i rapporti un poco alla volta, per poi, a distanza di anni, il conto con tutti gli interessi.
Al suo primo romanzo, Nella Frezza indaga con scrittura inesorabile i fragili equilibri che insieme tengono le famiglie, in ogni luogo e in ogni tempo, e il male che facciamo a noi stessi per difenderci dal giudizio degli altri.
Chi è Nella Frezza, l’autrice che esordisce con Salani Editore
Nella Frezza Maestra elementare in pensione, laureata in pedagogia, che vive tra Roma e Orvinio, il piccolo borgo montano della Sabina dove è nata nel 1942, indaga con una scrittura inesorabile i fragili equilibri che tengono insieme le famiglie, in ogni luogo e in ogni tempo, e il male che facciamo a noi stessi per difenderci dal giudizio degli altri.
Nella Frezza ci ricorda che è importantissimo non fermarsi mai e non pensare mai di non essere adatte o di non avere l’età giusta per iniziare una nuova vita o riprendere in mano un sogno che si aveva nel cassetto.
Abbiate quindi, sempre, il coraggio di aprire quel cassetto e realizzate i vostri sogni.
Romanzo accattivante che ti fa pensare a dove ci possono portare le nostre decisioni.