Bentornato amico iCrewer, oggi faccio con piacere la prima condivisione di lettura del nuovo anno. Come sempre, infatti, inizio le nuove letture annuali con i libri che trovo sotto l’albero a Natale, quindi, visto che in uno dei pacchetti colorati ho ricevuto il libro di Franco Baresi, ho iniziato il mio 2022 da lettore con Libero di sognare, il volume scritto dall’ex campione del Milan e della nazionale.
Avevo segnalato l’uscita del libro di Franco Baresi in occasione del suo arrivo in libreria, in uno degli articoli della rubrica lifestyle, evidenziando già in quella occasione la mia grande ammirazione per questo grande fenomeno del calcio. Ora, dopo aver letto il suo libro, devo confessare che questa ammirazione è cresciuta. Non solo, il libro mi ha anche permesso di consolidare la certezza che prima di tutto, l’ex giocatore, è anche una grande persona.
Il libro di Franco Baresi: Libero di sognare
È stata mia sorella a pensar bene di regalarmi il libro di Franco Baresi, Libero di sognare, edito da Feltrinelli. Una scelta azzeccata figlia della mia grande passione per la lettura che va di pari passo con quella per il calcio. Se hai seguito la mia storia qui su libri.iCrewplay, sviluppata in tutti gli articoli che ho scritto in ormai quasi tre anni di permanenza, ti sarai reso senza dubbio conto che spesso e volentieri amo fondere questi due mondi.
Libero di sognare è un libro che mi è piaciuto tantissimo. Un libro che non è prettamente un testo dedicato al calcio, ma è la storia di un campione che anche attraverso il gioco del pallone ha realizzato i suoi sogni e la sua crescita personale.
Certo essendo stato Franco Baresi un grande del nostro calcio, non è pensabile che non siano raccontate e ricordate le tappe salienti della sua carriera sportiva, ma il modo in cui sono raccontate, e il modo in cui viene osservato il campo di gioco, lasciano intendere che il calcio è stato un elemento messo al servizio della persona. Franco Baresi ha dato molto a questo sport, ma questo sport ha restituito tutto alla persona Franco Baresi.
Ogni capitolo di Libero di sognare si apre con una riflessione che porta il lettore a Pasadena, il 17 luglio del 1994, al momento in cui il capitano si appresta a tirare il primo rigore della serie che ha deciso la finale del Campionato del Mondo giocata tra Italia e Brasile. Match che come tutti sappiamo ha visto festeggiare la nazionale carioca per via dei tre errori commessi dai nostri giocatori. Il primo dei quali proprio per mano di Franco Baresi.
È come se il ricordo di quel momento, e di quell’errore che può pregiudicare una intera carriera, venga considerato il fulcro centrale di tutta la sua attività sportiva. A mio avviso non può essere così. Anzi, visto che quella finale del mondiale giocata nel 1994 è stata una delle ultime partite di così alto livello giocate dal numero sei, mi viene da vederla come un insegnamento: anche i più gloriosi campioni, i più validi e i più acclamati, possono commettere errori. Non per questo si deve cancellare quanto di prestigioso e di irripetibile è stato fatto fino a quel momento.
È una lezione di vita. E nel libro di Franco Baresi di lezioni se ne leggono tante.
A partire dall’umiltà con cui vengono narrati i ricordi di una carriera che difficilmente potrà essere eguagliata. Non per niente il Milan ha ritirato la leggendaria maglia numero sei indossata per tutta la sua attività agonistica dal capitano.
Una storia che inizia in un paesino di campagna nella provincia di Brescia: Travagliato. La storia di un bambino come tanti altri con un amore sconfinato per il pallone. Amore che presto si trasforma nel sogno di giocare in serie A, di vincere i campionati, di giocare nella nazionale e di vincere i mondiali. A Franco Baresi è riuscito tutto. Tutti ricordiamo l’epilogo infelice del 1994, ma in pochi ricordiamo che un giovanissimo Baresi faceva parte della rosa dei Campioni del Mondo in Spagna del 1982. Un mondiale vinto senza neanche un minuto sul campo, ma vinto.
Ma basta sapere fare dei sogni per poterli realizzare? Non credo. Anche da questo punto di vista, Libero di sognare diventa un esempio per saper affrontare le sfide. La determinazione con cui si inseguono i risultati e soprattutto gli obbiettivi che i sogni ci impongono fa tutta la differenza del mondo. Lo spirito di sacrificio e la predisposizione al saper accettare le mancanze e i momenti negativi stanno alla base del successo.
Franco Baresi, con molta lealtà nei confronti di chi legge, mette a nudo tutti questi aspetti. Nelle vesti di lettore, io, ho percepito più orgoglio e più gioia per queste vittorie, quelle della persona sulle avversità della vita, rispetto a quelle che lo hanno portato a sollevare le più prestigiose coppe del panorama calcistico. Trovo sia giusto così.
Ho apprezzato molto i primi capitoli, quelli in cui il protagonista racconta la sua infanzia. Li ho trovati di una delicatezza incredibile. È stato davvero un piacere leggerli.
Ammetto anche che scoprire e conoscere aspetti privati e più intimi della vita dei personaggi che tanto ammiro mi piace sempre tantissimo. È un modo per completare il rapporto che ho con loro. Perché ritengo sia proprio così: per tutto quello che ci danno, emozioni e gioie, è come se i campioni facciano parte della nostra vita, pur non rendendosene conto. O forse sì.
È chiaro, poi, che ho anche tanto amato il capitolo dedicato al Milan di Arrigo Sacchi. La prima grande squadra di cui mi sono innamorato, pur non essendo mai stato milanista. E questo la dice lunga sulla grandezza di quell’undici che incantava il mondo intero.
Curiose anche le pagine in cui si racconta l’incontro con la donna che poi è diventata la moglie del campionissimo. Ma almeno su questa storia non vorrei fare nessuno spoiler. Lo spessore di Franco Baresi si legge anche nei ringraziamenti finali; anche questi, a mio avviso, un valore aggiunto a tutto il lavoro compiuto per realizzare questo libro.
Quello che più mi ha colpito, e poi concludo, è la ridondanza con cui le parole libero e felice galleggiano nelle pagine dell’intero volume. Concetti che anche a mio avviso devono camminare a stretto contatto per esistere ed essere percepiti dalla nostra esistenza.
Quindi, consiglio la lettura di Libero di sognare perché attraverso la sua scrittura semplice, essenziale ed efficace, tratteggia la vita di un grande campione e di un grande uomo. Un libro per chi ha amato Franco Baresi da giocatore ma anche per chi ha voglia di conoscerlo più a fondo. Un libro giusto per chi ha ancora voglia di seguire i propri sogni.
Devo dire che credevo che questo libro fosse uno dei quei libri noiosi , mi sono ricreduta in quanto rimane un libro molto profondo e pieno di ricordi.
Chi può dimenticare un giocatore come Franco Baresi? il suo talento lasciava noi piccoli bambini a bocca aperta con il cuore in gola. Il Milan una delle squadre più amate al mondo con questo giocatore è riuscita ad avere una visibilità maggiore grazie al suo talento. Non si possono dimenticare le notti d’estate tutti davanti alla tv per vedere la nostra squadra contro tutto il mondo era lui il salvatore della nostra porta e dei nostri ideali e tutti noi abbiamo imparato a soffrire e ad amare la nostra patria. Franco Baresi per tutti noi bambini adesso diventati adulti rimarrà sempre uno dei più grandi giocatori non solo per il Milan ma anche per la nostra maglia azzurra. Bellissimo libro dei ricordi calcistici. Lo consiglio a tutti gli amanti del Milan ma per tutti gli ammanti del calcio.