Caro Lettore, oggi ti racconto una storia straordinaria che non conoscevo e ho scoperto per caso in questi giorni.
Si tratta di Nellie Bly una donna davvero tenace e straordinaria che ha vissuto una vita molto intensa. Una giornalista che si è battuta per i diritti delle donne e degli emarginati.
Donna coraggiosa, coerente e determinata che non si è fermata davanti a nulla e che ha cambiato il giornalismo.
Chi era Elizabeth Jane Cochran conosciuta con lo pseudonimo di Nellie Bly?
Siamo nel 1885: Elizabeth rispose con una lettera molto ben scritta ad un editoriale sessista firmato da Erasmus Wilson: “A cosa servono le ragazze” (What girls are good for) sul Pittsburh Dispatch.
Il direttore del giornale, inizialmente pensando che a scrivere fosse stato un uomo, con un annuncio sempre sul giornale chiese a chi aveva scritto quella lettera di presentarsi per un colloquio.
Nonostante la scoperta che ad aver scritto quell’articolo fosse stata una donna decise di assumerla e di farle usare lo pseudonimo di Nellie Bly.
Fu così che Nellie iniziò la sua carriera di giornalista dedicandosi al giornalismo investigativo e affrontando in particolare la condizione delle lavoratrici nelle fabbriche, il lavoro minorile e i salari.
Le sue inchieste però non erano ben viste e per questo fu assegnata ad articoli di moda e giardinaggio prima di decidere di partire per il Messico come corrispondente.
Qui venne espulsa dal governo messicano per aver pubblicato un’inchiesta che riguardava un giornalista che era stato imprigionato dopo aver attaccato il presidente Diaz.
La Bly però non si arrese, anzi cambiò giornale: fu assunta al New York World di Josef Pulitzer.
Nellie Bly: l’invenzione del giornalismo sotto copertura
Era il 1887 quando Nellie Bly decise di entrare sotto copertura nel New York City Mental Health Hospital fingendo di essere paranoica.
Una volta dentro, studiò e denunciò le condizioni disumane in cui vivevano le pazienti del manicomio.
All’interno c’erano anche donne sane rinchiuse dalle loro stesse famiglie perché rifiutate o emigrate.
Il suo ricovero durò 10 giorni. E questa sua esperienza divenne un’inchiesta giornalistica senza precedenti con cui fu inventato il giornalismo sotto copertura, che cambiò il mondo del giornalismo.
Dal suo reportage Dieci giorni in manicomio:
Ma Nellie Bly superò ogni “limite” con la sua impresa, che trae spunto dal romanzo di Jules Verne Il giro del mondo in 80 giorni, di realizzare il giro del mondo in 72 giorni.
Un record per l’epoca, raccontato nel suo diario Around the World in Seventy-two Day, anche perché fu la prima donna a viaggiare senza essere accompagnata da un uomo, divenendo un simbolo di emancipazione.
L’ultimo primato lo ottenne nel 1914 quando divenne la prima donna corrispondente di guerra.
Nellie Bly morì a New York a 57 anni a causa di una polmonite.
Nella sua vita Nellie ha davvero rischiato il tutto per tutto pur di esprimere ciò che aveva nel cuore e che sentiva di voler denunciare.
Ammiro molto questa donna.
Spero di averti ispirato con questa storia, ti aspetto al prossimo appuntamento! come sempre buona lettura!