TI CONSIGLIO UN BUON LIBRO: NORWEGIAN WOOD DI HARUKI MURAKAMI
Caro iCrewer come ben sai, il lunedì è il giorno dedicato alla nostra rubrica Leggilo anche tu, spazio in cui a turno, noi redattori, ti segnaliamo, e perché no consigliamo, un libro che ci è particolarmente piaciuto e che in qualche maniera è entrato nella nostra libreria ideale composta da opere significative per la nostra lunga carriera di lettori. Oggi, tocca a me, tocca a me consigliarti un libro: Norwegian Wood di Haruki Murakami.
Mi piace molto questo contesto, mi piace l’idea di poter condividere con te lettore appassionato di libri, una lettura che ha scatenato delle emozioni al mio interno. Così è stato per La lancia di Longino, titolo che ti ho segnalato nel mio ultimo spazio in questa rubrica, e così è per questo straordinario romanzo di uno dei più importanti autori giapponesi.
NORWEGIAN WOOD: IL LIBRO
Norwegian Wood è un romanzo scritto nel 1987, io ho letto l’edizione uscita per Einaudi nel 2013. Si tratta di un romanzo basato sul flashback, i fatti narrati dal protagonista, risalgono infatti al 1968. L’autore ha definito questo romanzo un romanzo d’amore molto personale e lo ha dedicato agli amici della sua vita.
Watanabe, questo è il nome del protagonista che ormai trentasettenne narra in prima persona le vicende che lo hanno fatto crescere nei suoi primi due anni da maggiorenne, è un giovane studente universitario che divide la sua giovane età tra il ricordo di un amico morto suicida, i dischi dei Beatles, l’amore per Naoko (ragazza fragile e psichicamente malata), l’amore per Midori (ragazza piena di vita nonostante le disgrazie che le sono capitate), qualche lavoretto saltuario, i rapporti occasionali con donne appena conosciute grazie ad un amico molto particolare e una depressione di fondo che lo porta spesso ad isolarsi alla ricerca del suo io più giusto e più pronto a diventare adulto.
E’ un romanzo sentimentale che mi piace definire POP, per quanto si avvicina alla mia concezione di scrivere. I continui riferimenti a dischi, film e altre importanti letture riempiono la narrazione dandole un valore aggiunto notevole. L’esplicita descrizione delle emozioni dei giovani protagonisti e delle vicende sessuali che li travolgono appassionano tantissimo.
Sia chiaro, non è un romanzo erotico, e non siamo nemmeno davanti ad un Bukowski, ma nel racconto della vita di un giovane appena ventenne non si può giustamente prescindere dalle esperienze che riguardano la droga, l’alcool, la masturbazione e le donne, anche se poi l’introspezione che meglio arriva in fondo al cuore riguarda i tormenti esistenziali ed amorosi di un ragazzo con un grosso valore etico alla continua ricerca del giusto pur sapendo che quel giusto potrebbe causare malinconia e sofferenza.
La componente straordinaria di questo libro è la colonna sonora, se anche tu TI diletti a creare una ipotetica playlist di brani contenuti in un romanzo, qui troverai terreno fertile. Come già detto, i fab four la fanno da padrone, attraverso le loro canzoni, che se sei un appassionato conoscerai sicuramente, contribuiscono a creare atmosfere incredibili ben descritte dalla sapiente penna dell’autore.
Norwegian Wood, grazie a questo libro, è diventata una delle mie canzoni preferite in assoluto, per delicatezza, nonostante il tema trattato sia terribile, probabilmente perché ogni volta che la ascolto nella mia immagine mi disegno i momenti dolci e distensivi in cui questo brano compare nel romanzo.
Se anche tu sei sempre alla ricerca del connubio perfetto tra musica e romanzi , questo è il libro giusto da leggere.
NORWEGIAN WOOD: L’AUTORE
Haruki Murakami è considerato uno dei più grandi autori giaponesi. Nato a Kyoto subito dopo la seconda guerra mondiale, oggi ha 71 anni. Dopo una adolescenza turbolenta, debutta nel mondo letterario nel 1979 con il romanzo Ascolta la canzone nel vento grazie al quale vince il premio Gunzo destinato agli autori emergenti. La sua produzione comprende saggi, traduzioni, raccolte di racconti e si sviluppa ormai su quattro decenni. L’ultimo romanzo, uscito nel 2018 è L’assassinio del commendatore.Libro secondo.Metafore che si trasformano.
NORWEGIAN WOOD: UN MIO ANEDDOTO PERSONALE
Aggiungo, in conclusione, una piccola postilla: Norwegian Wood è stato il mio primo approccio a questo autore. Ricordo bene quel giorno in libreria in cui ho acquistato questo titolo. Probabilmente c’era una promozione particolare sui libri dell’autore, o forse qualche anniversario, fatto sta che c’era tutta una sezione a lui dedicata. Tutti i suoi libri ben esposti con le copertine ben visibili ad attirare la mia attenzione. Copertine ed immagini che avevo già visto a casa di un mio amico, vero appassionato di letteratura giapponese ed in particolare di Murakami.
Ho tirato fuori il cellulare e gli ho scritto un messaggio: – devo comprare un Murakami, quale? Senza neanche il tempo di fare un giro tra gli scaffali alla ricerca di qualche altro libro, mi è arrivata la risposta: –assolutamente Tokio Blues. Non c’era. Non lo trovavo. Poi grazie a Google ho scoperto che quello era il primo titolo con cui è stato tradotto il romanzo in italia, come per altro si evince dalla copertina che riporta in piccolo il vecchio titolo.
Sono grato al mio amico e lui ne è consapevole. A Natale, quest’anno, mi ha regalato un altro libro di Murakami, non un romanzo ma un libro molto particolare. Attualmente è uno dei due libri che ho in lettura, quindi a breve avrai mie notizie anche su quello.