Nel suo “Un giorno quando sarò grande” Fabrizio Fondi ci racconta di una comunità di recupero dove le cose non sono quelle che sembrano
Fabrizio Fondi, finalista del torneo letterario gratuito IoScrittore con “Un giorno, quando sarò grande” racconta dei ragazzi che vivono rinchiusi al “Frontone”, una comunità tesa al bene, ma dove non tutto è come sembra…
Il Frontone, infatti, “è una comunità che accoglie e aiuta ragazzi difficili, in balìa della vita. Al Frontone le giornate dei ragazzi sono scandite dal lavoro, un lavoro duro, a volte estenuante, sempre necessario. E i contatti tra gli ospiti della comunità e il mondo esterno sono ridotti al minimo indispensabile, perché il mondo è un luogo ostile, ingiusto, dal quale è meglio stare lontani. Questo è quello che dicono i ‘maestri’ della comunità: loro comandano, guidano, impongono, in ogni modo, con ogni strumento. Al Frontone non c’è posto per i sentimenti, non c’è posto per l’amore, anzi, i legami d’affetto sono banditi, perché fonte di inutili e dannose sofferenze. Le pene per chi disobbedisce sono molto dure. E così, Luca, Luigi, Fausto, Alice, gli altri giovani ospiti della comunità, violati e spinti ogni giorno sull’orlo della vita, cercano il modo per non soccombere tra le maglie di un sistema folle e distorto. Un giorno dopo l’altro, senza la possibilità di andarsene. Un racconto crudo e molto intenso che trascina il lettore nelle vicende dei giovani protagonisti, ne esplora il carattere individuale, li osserva muoversi in gruppo nell’alternarsi di brutale ferocia e pietosa umanità. Alla fine, contro ogni previsione, i ragazzi rinchiusi al Frontone saranno capaci di profonda amicizia e di autentica, coraggiosa capacità di amare. E di vendetta, prima o dopo…“
“Luca, giusto?” “Sì, signore” “Come ti trovi con i tuoi genitori?” “Bene, signore” “Non ti vedo così entusiasta… bene, ma?” Luca alza appena le spalle. “Ti trattano nelle dovute maniere?” “Sì, signore” “Ti fanno mangiare?” “Certo” “Ti picchiano?” “No, signore!” “E allora direi che non puoi lamentarti, giusto?” “No, non mi lamento” “Con i tuoi genitori di prima com’era?” “Prima non… non mangiavo spesso” “Ti picchiavano?” “Mio padre. Quando… quando…” “Quando aveva bevuto un po’ troppo?” “Sì, signore” “Dunque stai meglio adesso, giusto?” Luca si trova costretto a rifletterci sul serio. (…) Sì, adesso sto meglio. Però questa non è casa mia e non lo sarà mai. Deve rispondergli così? Ci pensa ancora un istante. “Sì, adesso sto meglio”
“Un giorno quando sarò grande“, un libro che affronta tematiche forti, da parte di un autore che per Giallo Mondadori ha pubblicato i racconti “La Corriera n°32″, arrivato II al concorso Carabinieri in giallo nel 2008 e “Tre mosse avanti”, arrivato al Primo posto nel 2012.