Te Siento. Il linguaggio segreto del tango e l’arte della coppia è il racconto autobiografico del famoso ballerino Miguel Angel Zotto, scritto insieme alla moglie Daiana Guspero, anch’essa ballerina.
C’è chi vede la danza come piacere, espressione, voglia di muoversi e di lasciarsi andare, dimenticandosi che alla base c’è anche tanta tecnica. Ci sono, invece, quelli che a uno spettacolo si concentrano esclusivamente sulla tecnica, sui passi, sull’accuratezza dei movimenti, perdendosi l’insieme e le emozioni che la danza, sempre, riesce a trasmettere. La danza, quella vera, è un’unione di entrambe le cose. È sacrificio, fatica, impegno. Basti pensare che Roberto Bolle non mangia l’amatriciana da 20 anni! Ma le ricompense sono molte. Che si sia dei ballerini o semplicemente degli appassionati, la danza trasmette un messaggio immediato: libertà.
Te Siento di Miguel Angel Zotto parla proprio di questo, di tanto lavoro, ma anche di tanta soddisfazione. Di come il tango sia diventato, a 18 anni, una passione, improvvisa e inaspettata, ma immediata e che l’ha seguito per tutta la vita. Tanto da essere diventato uno tra i più grandi ballerini di tango di tutti i tempi. A differenza di quanto potremmo pensare, il libro non è solo un’autobiografia, quanto una dedica, molto lunga, al tango. Tango che non è visto come semplice danza, ma quasi come uno stile di vita, che ti cambia e cambia i rapporti che hai con il mondo e con le persone attorno a te.
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Un estratto interessante stabilisce un parallelo tra la meditazione e il tango.
Entrambe sono una pausa dal mondo e dalla sua velocità e caoticità. Entrambi si concentrano sul presente e fanno prendere un respiro, senza ansie per il futuro e nostalgie per un passato che non si può cambiare. “La meditazione aiuta a respirare il presente. Questo mi ha fatto pensare alla bellezza del tango. Sei connesso a un’altra persona e trasmetti quello che senti in quel momento. Quando balli non puoi pensare ad altro, perché devi ascoltare la musica, pensare al passo, a seguire la pista e a sentire il corpo della persona con cui stai ballando“.
E a ciò si collega un altro aspetto sottolineato più volte nel libro.
Il tango è per antonomasia il ballo più sensuale e passionale, fondato sull’intesa e sul sentire l’altro, toccarlo e percepirlo. Si pensa che il nome stesso derivi dal verbo latino tangere, che significa appunto “toccare”. Ma senza andare a scavare nell’etimologia,
Accanto alla danza, Zotto affianca la vita e l’amore, andando anche a parlare dei rapporti di coppia.
Il tango può essere un maestro in questo campo: insegna il rituale di corteggiamento, il gioco e la provocazione, il relazionarsi con l’altro, anche, ma non solo, da un punto di vista fisico. Insegna a lasciarsi andare, ma anche a prendere il comando e saper guidare.
Un libro, dunque, in cui Zotto non solo parla della sua vita, ma in cui rivela gli aspetti più curiosi e inaspettati del tango. La tecnica, le strategie, gli aneddoti più divertenti, ma anche come questa danza possa diventare un insegnamento non solo in pista, ma anche nella vita.