In anteprima il nuovo lavoro di Mirca Ferri, l’autrice della “trilogia dell’amore”: “Sopravvissuti“
Caro iCrewer, dopo “Lati scaleni” e “Direzione ipotenusa“, Mirca Ferri ci annuncia l’uscita di questa serie di racconti brevi, che ci intratterrà mentre attendiamo… il terzo lato dell’amore. Il suo titolo è “Sopravvissuti“, ed ecco la trama:
“Durante il nostro percorso attraversiamo tragitti lastricati dal dolore, dalla resistenza, dal desiderio e dalla speranza. Combattiamo guerre sconosciute da cui non possiamo sottrarci con la viva certezza che dobbiamo scegliere se sopravvivere o perire. Questo breve testo è composto da racconti che narrano le imprese, le tempistiche e il contesto storico che hanno incorniciato la sorte dei suoi protagonisti.“
le sorti della guerra le decide chi decreta le regole della pace
L’AUTRICE
Attualmente frequenta l’ Università Domenicana Internazionale, corso di Storia della Teologia.
Ha iniziato pubblicando, con buon successo, una raccolta di testi in prosa, “Identità perse raccolte, perdute e ritrovate” che narrano del cambiamento della sua vita a seguito della scoperta della sua malattia, a cui è stato dedicato un articolo sulla Gazzetta di Modena, il quale è stato recensito positivamente sia dal quotidiano locale che dai lettori. Il suo primo romanzo “Radici d’infanzia, ali di vita” edito dalla casa editrice ERACLE SRL, è stato segnalato da numerosi blog letterari in maniera positiva e dallo stesso quotidiano locale, La Gazzetta di Modena.
A Novembre è uscito il primo volume di un suo romanzo di genere Romance intitolato “Lati Scaleni” edito dalla PAV CASA EDITRICE facente parte di una trilogia. Il secondo volume della trilogia intitolato “Direzione Ipotenusa Volume II” sempre con PAV EDIZIONI è stato presentato in anteprima al “BUK FESTIVAL” di Modena.
Recentemente ha vinto un attestato di merito partecipando al concorso “Verba volant, scripta manent” e il primo romanzo “Radici d’infanzia, ali di vita” è stato inserito nell’antologia LIBURNI. Ha scritto su commissione la biografia di un castello e del luogo ove risiede intitolato “Il varco dell’oste“. Partecipa attivamente a corsi di scrittura creativa e teatro.
Un libro che scopre i pensieri più intimi delle cosiddette “persone comuni” in un forte contesto storico