La gentilezza, questa sconosciuta. Talmente sconosciuta che se ancora qualcuno la pratica viene guardato quasi con sospetto. Non siamo più abituati ai modi gentili, al garbo, alla cortesia: in un mondo dove vince chi sa urlare o aggredire di più, chi argomenta e coltiva gentilezza o cortesia, è un perdente… Oppure rischia di passare per lecchino, manieroso o per manipolatore. La gentilezza è un bene che appartiene a ciascuno di noi, se non lo abbiamo relegato ai margini del nostro rapportarci con gli altri, un bene che va riscoperto e praticato quotidianamente e con chiunque, non per opportunismo ma per quel senso profondo di rispetto che ogni persona merita.
Il 13 Novembre si celebra, da dodici anni, la Giornata Mondiale della Gentilezza. La ricorrenza è stata istituita in Giappone, Paese che ha fatto della gentilezza il suo emblema nazionale, in occasione dell’apertura della Conferenza World Kindness Movement, tenutasi a Tokyo nel 1997 e conclusasi con la firma della Dichiarazione della Gentilezza. Se ufficialmente si è sentita l’esigenza di istituire un giorno dedicato alla gentilezza, forse è stato per ricordare a tutti che un valore così bello e importante, va coltivato tutti i giorni (non solo il 13 Novembre) e tramandato anche alle future generazioni.
Ovunque ci sia un essere umano, vi è la possibilità per una gentilezza.
Lo diceva Seneca secoli fa e forse sarebbe il caso di rispolverare questa saggezza antica che non è fine a se stessa, ma serve a ricordarci di essere e di riconoscerci come umani e non come competitori a prescindere. Shinsetsu. Il potere della gentilezza, di Clovis De Barros, Newton Compton Editori, in libreria dal 7 Novembre 2019 è un manuale sulla gentilezza ma non solo, che si legge come un romanzo e aiuta a migliorare te stesso e il rapporto con gli altri.
Shinsetsu è una parola giapponese che indica ben più che la semplice gentilezza. Shinsetsu indica una natura profondamente umana, capace di mettersi a disposizione degli altri, di curarne gli interessi, mossa da un intimo e autentico rispetto.
Il professor Clóvis de Barros Filho parte da questo concetto che appartiene alla cultura nipponica e prova a interpretarlo in chiave occidentale. Si può conciliare la shinsetsu giapponese e il nostro concetto di morale, ovvero i principi di condotta che una società decide liberamente di adottare? È possibile, per esempio, imparare a dialogare con shinsetsu, cambiando radicalmente la modalità di scontro che oggi caratterizza il confronto nei nostri Paesi? Questo libro ci aiuta a capire come trasformare la mancanza di ascolto e la rabbia che ci portano a calpestarci in riconoscimento degli altri, per favorire “una coesistenza armoniosa tra tutti”, come direbbero i giapponesi. E ci mostra l’efficacia e il potere della gentilezza se vogliamo realizzare una convivenza migliore e più utile per tutti.
Un libro che interpreta la saggezza e la cultura giapponese per renderla efficace nel mondo occidentale.
Clóvis De Barros è avvocato, giornalista e professore alla Escola de Comunicação e Artes dell’Università di San Paolo. È relatore e consulente etico dell’UNESCO. Ha pubblicato molti libri e ha tenuto seminari di filosofia in Brasile e all’estero.
E se prima ho citato Seneca, mi piace finire questa segnalazione con il pensiero di un altro grande filosofo del passato, Platone, tanto per ribadire che la filosofia non è relegata ai libri ma si applica alla vita di tutti i giorni:
Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre.