Giancarlo De Cataldo è tornato con un nuovo giallo: Quasi per caso.
Dopo le ambientazioni contemporanee, per il nuovo libro, l’autore ha scelto una delle cornici più affascinanti e inedite della storia italiana: i giorni della Repubblica Romana, lo Stato repubblicano sorto nel 1849 in seguito ai grandi moti di ribellione del 1848 e governato dal triumvirato Armellini – Mazzini – Saffi.
“Emiliano dovette fare appello a ogni sua energia per non saltargli addosso. Cavour. Maledetto. Quella serpe non faceva mai niente a caso. Aveva forse bisogno di qualcosa da lui? E di che cosa? All’improvviso, dall’esterno filtrò una voce tonante.”
Mentre impazzano assalti e rovesci di alleanze, i protagonisti del libro definiscono se stessi, le proprie aspirazioni, scelgono le battaglie per cui combattere.
È una storia che si intreccia perfettamente con le vicende di un periodo storico, il Risorgimento, che ha definito la nostra nazione, indicando ai posteri la via per ricominciare.
E su tutto, il meccanismo del giallo che l’autore padroneggia in modo impeccabile mescolando le tessere di una battaglia storico-politica che somiglia a un gioco delle parti.
Così, il delitto e l’investigazione, collocati in un tempo che fu, si possono finalmente raccontare ancora una volta per ciò che, in fondo, sono sempre stati: una sfida fra il bene e il male che si sviluppa nel regno delle passioni distorte.
Giancarlo De Cataldo
Taranto, 1956, è magistrato, drammaturgo, sceneggiatore. Ha scritto il bestseller Romanzo criminale del 2002, che gli è valso il prestigioso Premio Scerbanenco e numerosi altri romanzi, tra cui Suburra – 2013 – insieme a Carlo Bonini. Il suo ultimo romanzo è Alba nera – Rizzoli 2019 -. È uno dei pochissimi italiani ad aver vinto il Prix du Polar Européen.