Anche la morte fa parte del ciclo della vita di una persona. Per questo è importante accettare ed avere un atteggiamento positivo nei confronti della morte.
Nel suo nuovo libro
Perché comincio dalla fine
Ginevra Lamberti affronta un tema che è naturale, ma che da sempre incute paura, la morte.
Te lo offre in modo scanzonato, spensierato, sembra quasi che flirta con il grande tabù mentre si addentra nel racconto riducendo le distanze.
Perché in fondo in ogni cosa che finisce c’è l’inizio di qualcos’altro. La morte non è in opposizione alla vita, la morte è complementare alla nascita; basta dare uno sguardo intorno, un terreno che sembra incolto, con alberi, piante che paiono morte, secche, rami caduti. Ma se guardiamo più da vicino, dentro, sotto, troveremo che un’altra vita è pronta a nascere, germogliare, insetti che trasportano briciole, altri che scavano il legno, piccole gocce di rugiada.
La sinossi:
“Da un divano nel profondo Veneto, sul quale si accorge di non avere un posto né in questa vita né nell’altra – nessuno, in famiglia, ha pensato a prenotare un loculo –, la protagonista di questo romanzo, Ginevra, si alza per raccontare tutti coloro che invece a un posto per l’altra vita ci hanno pensato: professionisti del settore come Taffo Funeral Services, una tanatoesteta, architetti che progettano non solo oggetti ma il fine ultimo degli oggetti, e poi poeti, scrittori, cantanti, passanti. Tutti sono accomunati – tutti noi lo siamo – dall’esperienza della morte (degli altri) che sempre dolorosamente rimanda all’allegria di trovarsi vivi. In mezzo a questi incontri c’è il quotidiano di Ginevra, il suo lavoro di affittacamere nell’umidissima e amatissima Venezia non più a turisti ma a pellegrini 2.0, il sogno di un gatto che cade dal terrazzo e torna volando con una lettera del nonno (morto), l’orizzonte del mutuo e la conseguente possibilità di avere una casa tutta per sé; ci sono gli amici e la palestra, i luoghi comuni sfatati e i pregiudizi confermati, c’è il diventare adulti e – se tutto va bene – vedere la vecchiaia.”
Il libro è uscito da una settimana ed è già un bestsellers, un motivo ci sarà. Se vuoi scoprirlo caro iCrewer ti suggerisco di “fiondarti” il 24 settembre ad Abano Terme (PD) ore 21 presso la Biblioteca Civica; in occasione della Rassegna Il Veneto legge, la nostra autrice sarà presente per conversare con te.
è nata nel 1985 e vive a Venezia. Il suo primo romanzo, La questione più che altro, è del 2015. Ha pubblicato racconti su Linus, Colla, Scottecs Megazine.
“Ci sono determinate questioni che, perseguitandoci in vita, lo fanno anche in morte. Come le distanze, le tempistiche, i soldi, la densità di popolazione. In ogni caso e qualsiasi cosa accada, appare evidente che qualcuno deve pur occuparsene”.