“Mi chiamo Vittoria e la mia vita è perfetta.”
Comincia con questa affermazione il libro di Silvia Celani.
“Ogni piccola cosa interrotta”
Il kintsugi è una tecnica orientale che cerca, attraverso la ricostruzione degli oggetti, di valorizzare quella forza necessaria a ricostruire, a ripartire dalla frantumazione di ciò che credevamo indistruttibile.
Attraverso colla e polvere d’oro, ogni crepa, ogni divisione diventa valore aggiunto, segno indelebile ma profondamente unico, traccia incancellabile ma prova dell’impegno e della fatica utile a ricostruire tutto.
Questa tecnica è l’esempio migliore che si possa riflettere sugli stati di ansia che, troppo spesso, ci colgono impreparati e colpiscono proprio noi che, in qualche modo, pensavamo di essere fatti di ferro.
Penso che se ognuno di noi lo facesse il mondo apparirebbe più bello e vivibile e riusciremmo ad affrontare i problemi che sistematicamente incontriamo sul nostro cammino… e non sempre è così!
La sinossi:
“Mi chiamo Vittoria e la mia vita è perfetta.
Ho una grande casa e tanti amici. Non mi interessa se mia madre si comporta come se io non esistessi. Se mio padre è morto quando ero piccola. Se non ricordo nulla della mia infanzia. Se, anche circondata da persone e parole, sono in realtà sola.
Io indosso ogni giorno la mia maschera, Vittoria la brava figlia, la brava amica, la brava studentessa. Io non dico mai di no a nessuno. Per me va benissimo così.
È questo senso di apnea l’unica cosa che mi infastidisce. Quando mi succede, quello che ho intorno diventa come estraneo, sconosciuto. Ma è solo una fase. Niente potrebbe andare storto nel mio mondo così impeccabile.
Ero convinta che fosse davvero tutto così perfetto. Fino al giorno in cui ho ritrovato i pezzi di un vecchio carillon di ceramica. Non so cosa sia. Non so da dove provenga. Non so perché mi faccia sentire un po’ spezzata e interrotta, come lui. Ma so che, da quando ho provato a riassemblarlo, sono affiorati ricordi di me bambina. Della voce di mio padre che mi rassicura mentre mi canta una ninnananna. Momenti che avevo sepolto nel cuore perché, come quel vecchio carillon, all’improvviso si erano spezzati per sempre.
Eppure ora ho capito che è l’imperfezione a rendere felici. Perché le cose rotte si possono aggiustare e diventare ancora più preziose.”
La storia di Vittoria è un esempio di come tutte le cose interrotte possono essere aggiustate con forza, pazienza e perseveranza.
Non è una storia come le altre, sebbene sia il romanzo d’esordio della nostra scrittrice vale la pena leggerlo perchè potrebbe darci delle dritte sul comportamento da adottare con i ragazzi di oggi.
Silvia Celani
è nata a Roma, ma vive in provincia in una casa immersa nel verde. Adora i libri, il mare e le facce dei suoi figli impiastricciate di Nutella.