Dalla spazzatura di periferia all’oro di Cannes, il passo può essere breve? Per qualcuno, si.
La vita di Marcello Fonte, attore protagonista di Dogman, per la regia di Matteo Garrone, vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes e adesso anche neo-scrittore, [amazon_textlink asin=’B07KGPCF4T’ text=’Notti stellate ‘ template=’ProductLink’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’68227d92-0a90-11e9-89c8-2f29dd7fb18e’][amazon_textlink asin=’B07KGPCF4T’ text=’Notti stellate ‘ template=’ProductLink’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’6912f8dc-0a90-11e9-bb4c-c7c5790670ba’] edita da Einaudi è infatti la sua opera prima, sembra uscita dalle pagine di un romanzo di appendice, in cui il protagonista dopo una vita di stenti realizza il suo grande sogno: una favola, insomma.
Nato a Reggio Calabria da una famiglia poverissima, cresciuto fra i mondezzai della periferia e una baracca di lamiera sul greto di una fiumara, giocando ad imitare le scene dei film televisivi, immaginando di avere davanti una platea, il piccolo Marcello, trasformava il rumore della pioggia che batteva forte sulle lamiere del tetto della sua casa-baracca, nelle mani di un pubblico lì solo per lui, mani che lo applaudivano e lo ammiravano: ebbene si, la fantasia, i sogni, a volte possono diventare realtà.
Ultimo di sette figli, selvaggio, rivoltoso ma anche tenace e curioso, Marcello Fonte, sa ancora lasciarsi stupire da tutto ciò che lo circonda e lo racconta nel suo Notti stellate con la freschezza ingenua di un bambino che scopre il mondo: racconta la sua vita, i sogni modesti di bambino, racconta un sogno che parte da una discarica di rifiuti nella periferia di Reggio Calabria e approda all’oro di Cannes, proprio come in un bel film a lieto fine, uno di quelli in cui sognava di recitare da bambino, nelle lunghe giornate di pioggia.
sono molto geloso di questo libro, avrei voluto comprarne tutte le copie. l’ho scritto con il cuore, ho voluto raccontare anche il brutto delle cose, non soltanto gli aspetti positivi.
Il successo, la consacrazione ad attore-laureato, a parte la Palma d’oro vince anche il Premio EFA, (in pratica gli Oscar europei) come migliore attore, non hanno cambiato il suo cuore, tanto è vero che Marcello definisce il successo “Star bene con se stessi per le cose fatte” conservando quella semplicità, umiltà e meraviglia che appartiene a chi non dimentica le sue radici o ai santi, ai poeti… e anche ai grandi attori.
Un libro, Notti Stellate, per credere ancora che le favole esistono, malgrado Natale sia già passato.