DeA Planeta presenta Non siamo mai stati qui, il romanzo di Lara Prescott in uscita il 5 novembre, un romanzo in corso di traduzione in 30 Paesi e del quale c’è un film in produzione con adattamento di Oscar Marc Platt che uscirà nelle sale a fine 2020.
Di cosa tratta Non siamo mai stati qui, questo intenso romanzo storico? Vediamone la trama:
“Mosca, 1949. È notte fonda quando Olga Ivinskaja viene prelevata dall’angusta cella che divide con altre prigioniere. Quello che gli uomini in nero vogliono sapere – e che Olga rifiuta ostinatamente di confessare – è se davvero il grande Pasternak stia lavorando a un’opera sovversiva in grado di gettare cattiva luce sul regime sovietico. Ma invece di mettere nero su bianco le informazioni che l’interrogatore prova a estorcerle, Irina impugna la penna per raccontare la sua storia. La storia di un amore proibito più tenace persino della prigionia. E di un romanzo, “Il dottor Zivago”, più forte di ogni censura. A Washington, intanto, presso la sede centrale della CIA, la giovane Irina viene arruolata come dattilografa e presto promossa al ruolo di spia. In piena Guerra Fredda, tra i suoi obiettivi c’è quello, delicatissimo, di aggirare il bando che vieta la pubblicazione di “Zivago” in Unione Sovietica, e risvegliare la sete di libertà della popolazione sfruttando l’arma più micidiale e sottovalutata che esista: il potere delle parole. Non siamo mai stati qui è il racconto a più voci di un’epoca travagliata e di una formidabile avventura umana, sentimentale e letteraria. Un omaggio a un tempo in cui si credeva che i libri potessero cambiare la storia.“
Un noto scrittore russo sta lavorando a un romanzo che il regime reputa pericoloso.
È Borìs Pasternàk e il romanzo è il Dottor Živago.
Pur di imperdirne la pubblicazione, i sovietici non esitano a far ricorso alla violenza e all’intimidazione. Ma la sete di libertà intellettuale è un virus difficile da contenere….
Mentre l’amante di Pasternàk, Olga Ivinskaja, è costretta a subire il confino e i lavori forzati, la notizia della sua prigionia e del romanzo che l’ha provocata si diffonde tra le élite culturali europee e non solo. In America, intanto, la CIA progetta di usare l’intera vicenda a proprio vantaggio. Rintrodurre il Dottor Živago in URSS, all’insaputa delle autorità e con ogni mezzo necessario, però, non sarà un’impresa facile. Non riuscendo a trovare in patria un editore disposto a pubblicare Živago, Pasternàk affidò il manoscritto a un incaricato dell’editore Giangiacomo Feltrinelli, che a Milano lo pubblicò in lingua italiana in anteprima mondiale nel 1957. Nel 2012 la CIA ha declassificato 99 documenti che provano il ruolo giocato dall’agenzia nel portare alla pubblicazione in russo del romanzo. Il “progetto Živago” (nome in codice AEDINOSAUR) fu solo uno dei molti casi in cui i servizi segreti americani sponsorizzarono la diffusione oltre la Cortina di libri messi all’indice, periodici, pamphlet e altri contenuti “sovversivi”.
L’AUTRICE