“E’ giunta mezzanotte. Si spengono i rumori, si spegne anche l’insegna di quell’ultimo caffè”… nooo ma che sto scrivendo. Che confusione!
Il fatto è che leggendo la prefazione del libro della Simona Sparaco
“NEL SILENZIO DELLE NOSTRE PAROLE”
che comincia così:
“È quasi mezzanotte e una nebbia sottile avvolge la metropoli addormentata. In un palazzo di quattro piani, dentro un appartamento disabitato, un frigorifero va in cortocircuito. Le fiamme, lente e invisibili dall’esterno, iniziano a divorare ciò che trovano. Due piani più in alto, Alice scivola nel sonno mentre aspetta il ritorno di Matthias, il ragazzo che ama con una passione per lei nuova e del quale non è ancora riuscita a parlare a sua madre, che abita lontano e vorrebbe sapere tutto di lei. Anche Bastien, il figlio della signora che occupa un altro degli interni, da troppi mesi ormai avrebbe qualcosa di cruciale da rivelare alla madre, ma sa che potrebbe spezzarle il cuore e non trova il coraggio. È un altro tipo di coraggio quello che invece manca a Polina, ex ballerina classica, incapace di accettare il proprio corpo dopo la maternità, tantomeno il pianto incessante del suo bambino nella stanza accanto. Giù in strada, nel negozio di fronte, Hulya sta pensando proprio a lei, come capita sempre più spesso, senza averglielo mai confessato, ma con una voglia matta di farlo. Per tutti loro non c’è più tempo: un mostro di fuoco sta per stravolgere ogni prospettiva, costringendoli a scelte estreme per colmare quei silenzi, o per dare loro un nuovo significato.”
Mi ha fatto ritornare indietro nel tempo, facendomi rivivere tanti momenti “particolari” della mia vita che, chissà perchè, succedono sempre alle ore più insperate. Ci avete mai fatto caso?
“Non c’è morte che non presupponga una rinascita. Imparare a decifrarla può dare un senso a tutto ciò che resta. Persino alla cenere.”
Il romanzo con cui Simona Sparaco è riuscita a imporsi e vincere il premio in denaro della DeA Planeta – peraltro già segnalatovi nell’articolo con la proclamazione del vincitore del Premio DeA Planeta I^ – è uno di quelli.
Lo consiglio a chi ama le trame complesse ma che la scrittrice ha raccontato con sensibilità, in cui le vite e i destini dei personaggi si intrecciano, e alla fine, prevale l’amore.
Il libro racconta la vita di cinque personaggi diversi tra loro ma accomunati dallo stesso destino, ciò che hanno potuto provare, le battaglie emotive che ciascuno ha vissuto durante l’incendio divampato nel palazzo in cui abitano.
Un fatto di cronaca reale innestato con personaggi inventati, ma con una sensibilità e capacità analitica che ti trasporta nel momento esatto del tragico evento.
Un dato importante da ricordare è che l’autrice ha presentato l’elaborato per il concorso presentandosi sotto lo pseudonimo di Diego Tommasini.
E invece chi è Simona Sparaco?
E’ la compagna di Massimo Gramellini, da poco diventata madre per la seconda volta. Ha vissuto molto tempo all’estero ed ora è tornata a Roma dove vive stabilmente. Numerosi i romanzi e le sceneggiature che ha scritto tra cui “Nessuno sa di noi” finalista al Premio Strega 2013.
Ti ricordo caro Icrewer che potrai incontrarla alla presentazione in anteprima che si terrà al Salone del Libro di Torino nella Sala Viola l’11 maggio alle ore 16.30. Non perdere questo appuntamento che, sono sicura, ti riserverà una gradita sorpresa.