Lunga vita all’impero, un grande romanzo storico, scritto dal celebrato autore Simon Scarrow un autore da 5 milioni di copie che ha visto tradotto il suo operato in 10 Paesi edito da Newton Compton
Lunga vita all’impero: è giunta l’ora, per gli eroi dell’esercito romano, il prefetto Catone e il centurione Macrone di incontrare il più mortale dei nemici, re Radamisto d’Armenia personaggio alquanto controverso ed intricato, conosciuto per l’ambizione, il coraggio e la tragica sorte. Quindi nel 54 Vologese I re dei Parti invase la regione spodestando il re d’Armenia e l’anno successivo a causa di una pestilenza i Parti si ritirarono e Radamisto ritornò sul trono, punendo con estrema enfasi le città e le persone sotto il suo dominio, fu talmente odiato che quando scoppiò una rivolta facendo strada a Tiridate I, il sovrano reggente Radamisto fu costretto alla fuga e la sua consorte Zenobia la quale nel grembo custodiva suo figlio, convinse suo marito ad ucciderla piuttosto che lasciarla in pasto ai suoi nemici. Lui la colpì con un pugnale medo e la scaricò nel fiume Arasse, lei a dispetto delle circostanze era stata solo ferita e trovata da un gruppo di pastori venne accolta da Tiridate con tutti gli onori degni di una del suo rango.
Senza questa premessa, doverosa e dovuta al lettore, la trama qui di seguito sarebbe stata impenetrabile nel contesto storico in cui è inserito il romanzo. Tra l’altro non è un racconto che trovi nei testi scolastici.
54 D.C. A causa dei tumulti che provengono dalle frange orientali dell’impero romano, il prefetto Catone e il centurione Macrone si trovano a far fronte a una nuova minaccia. L’impero partico ha invaso l’Armenia, che gode della protezione di Roma, e il sovrano è stato deposto. Il re Radamisto è ambizioso e privo di scrupoli, ma è leale nei confronti di Roma. Per questo il generale Corbulone è stato incaricato di rimetterlo sul trono e di prepararsi alla guerra contro i parti. L’arrivo di Catone e Macrone, soldati di grande esperienza, rappresenta l’unica speranza che Corbulone ha per tenere alto il morale delle truppe e organizzare l’offensiva. Ma riusciranno a tenere a bada il narcisismo del re Radamisto? Il sovrano, infatti, è intenzionato a ottenere la sua vendetta ed è solo questione di tempo prima che compia un passo falso che potrebbe mettere a repentaglio le sorti della guerra, l’invincibilità di Roma e, soprattutto, migliaia di vite…
Le maggiori testate giornalistiche italiane, hanno scritto:
«L’invenzione e la storia si accostano e confluiscono come due fiumi, difficile imbrigliarli.»
Corriere della Sera
«Simon Scarrow è riuscito a costruirsi una discreta fama. Merito del modo in cui costruisce i suoi personaggi, ma anche del fatto che ha saputo cogliere e raccontare il fascino di certi momenti storici. Quelli in cui il corso degli eventi determina per sempre il futuro.»
Il Giornale
«Simon Scarrow spopola.»
Il Venerdì di Repubblica