Caro Icrewer, oggi ti segnalo un giallo edito Garzanti: Le sigarette del manager Bacci Pagano e l’istinto della memoria di Bruno Morchio.
Bruno Morchio è uno psicologo e psicoterapeuta; ha pubblicato articoli su riviste di letteratura, psicologia e psicoanalisi. Il suo romanzo Il profumo delle bugie ha vinto il Premio Selezione Bancarella 2013. L’investigatore privato Bacci Pagano è il protagonista di numerosi libri dell’autore.
Un investigatore dall’istinto infallibile sullo sfondo di una Genova ferita.
Leggiamo la trama: “Una sera come tante. Un uomo appena tornato a casa dall’ufficio. Indossa ancora giacca e cravatta. Scende a fare una commissione e non torna più. Questo è il nuovo caso che si trova tra le mani Bacci Pagano in una Genova sconvolta dalla caduta del Ponte Morandi. La moglie di Oreste Mari, l’uomo scomparso, vuole che lo trovi perché per la polizia il caso è semplice: l’uomo ha piantato tutto in asso, abbandonando famiglia e lavoro. E in effetti tutto sembra dare ragione a loro: il conto in rosso, l’azienda in perdita, i dipendenti senza stipendio, l’ipoteca sulla casa, la moglie da sempre tradita. Ma c’è qualcosa che stuzzica l’intuito di Bacci. Qualcosa che è legato al passato di Oreste Mari. Qualcosa di apparentemente innocuo come delle umili origini in un periodo in cui invece l’Italia forniva sogni a basso costo. Facile perdersi tra i lustrini della televisione commerciale e il boom economico quando il proprio orizzonte è il fumo che si eleva nel cielo da una delle tante fabbriche di periferia. Bacci conosce bene quei fantasmi di gloria. Nemmeno lui sa bene a chi credere. Non sa più se sta cercando un farabutto che ha abbandonato ogni cosa o semplicemente un disilluso. Ci sono indagini al cardiopalma e indagini più sottili, che appaiono semplici ma intessono reti infinite che vengono da molto lontano e portano molto lontano.”
«Bacci Pagano, detective dal cuore d’oro, che si schiera sempre dalla parte dei perdenti.»
Il Secolo XIX – Laura Guglielmi
«Uno dei personaggi più amati della giallistica italiana.»
la Repubblica – Genova
«Una figura simbolo del noir italiano.»
La Stampa