Dieci racconti incantati nel libro d’esordio di Liana Pastorin
“La morte fa bella Venezia, che muore da sempre, violata ogni giorno per sua stessa mano, per le torture inflitte e per quelle subite, esibite per le repliche di uno spettacolo di arte varia destinato a un pubblico ignorante, abbacinato, incapace di cogliere la crudeltà del rapporto malato. Tutti i condannati a morte, menomati e fatti strisciare in Piazza San Marco sono stati vendicati da questa umanità, che sembra vivere Venezia come una medicina da prendere e che l’attraversa distrattamente toccando i luoghi più battuti come un nugolo di pedine di un gioco da tavolo, trascinandosi da un punto di arrivo, che è già partenza, a un altro, segnalati da un’ombrellino colorato che galleggia a due metri di altezza. Eppure basterebbe allontanarsi di poco per godere dei suoi silenzi, dei suoi luoghi più veri.!
Ma non ditelo ai turisti!
“Un Serenissimo e incantevole” esordio per la poliedrica autrice del libro che oggi ti voglio segnalare. Lei si chiama Liana Pastorin, è un architetto e giornalista, vive a Torino, è responsabile dell’ufficio stampa nell’assessorato Cultura e Turismo della Regione Piemonte e ideatrice e conduttrice di programmi radiofonici di cultura letteraria. Forte di esperienze nella comunicazione e di stampa, la giornalista torinese ha voluto cimentarsi anche con la scrittura e fa il suo esordio con Le mille e una Venezia, una raccolta di dieci racconti edito da Buendia Books che sarà presentata in anteprima nazionale il 18 Aprile prossimo a Torino ma che troverai nelle librerie il prossimo 9 Maggio.
Il pensiero di Massimo Tallone, scrittore e autore della prefazione della raccolta, attira l’attenzione sulla capacità della scrittrice di regalare con i suoi “racconti incantati, emozioni senza tempo”. La Serenissima, e una biglia blu sono alcuni dei racconti che parlano di momenti di vita vissuta, emozioni e passioni che nascono dai ricordi di un tempo antico, perduto, vissuto, e di un tempo presente”che la coinvolgono ma che ci appartengono.
“I racconti di Liana Pastorin,” scrive Tallone “fanno parte di quella grande famiglia di opere da rileggere. Dunque siete avvisati! Leggete con calma e posate il libro, dopo averlo letto. Ma riprendetelo due giorni dopo e vedrete che sarà un’altro libro. E poi ancora, rileggetelo dopo altri due giorni. Ogni volta leggerete un libro diverso, ogni volta vi appariranno nuove visioni, nascoste nel non detto, nell’indistinto, nel bianco della pagina”
Hai desiderio di conoscere e ascoltare Liana Pastorin e magari approfondire la lettura della sua raccolta? Non devi fare altro che recarti giovedi 18 Aprile, alle 19.00 presso la Libreria Belgravia a Torino.
NON PUOI? Prenotalo subito online e se la pazienza è il tuo forte, puoi aspettare che esca nelle librerie il 9 Maggio prossimo!
BUONA LETTURA!