“Le basi proprio della grammatica”, manuale di italiano per italiani, di Manolo Trinci – Bompiani –
“Le basi proprio della grammatica“ spiega come “IMPARARE A NON PREOCCUPARSI NELLO SCRIVERE E AD AMARE LA GRAMMATICA”
“Lo sappiamo: la grammatica, come l’aritmetica, incute soggezione. Sarà colpa del nome, sarà perché alle regole noi italiani reagiamo con fastidio. Ma poi che importa fare errori nello scrivere, l’importante è farsi capire, no? Devono pensarla così amici e conoscenti, influencer e politici che non si lasciano frenare dai dubbi e scrivono post, tweet e stories tralasciando la forma. Eppure la forma dice molto, tanto quanto i contenuti. E un messaggio intenso se contiene uno strafalcione rischia di diventare oggetto di derisione e imbarazzo per chi l’ha scritto. Questo libro non vuole dare tutte le risposte ai dubbi grammaticali che quotidianamente ci assillano. Anzi, è bene continuare a farsi domande, fermarsi e controllare prima di scrivere. Se il libro di grammatica delle elementari è sepolto dalla polvere in solaio questo libro è un prontuario semplice e divertente per tutti, dai grandi scrittori ai poveri corteggiatori on line.”
Ecco a te, caro iCrewer, un estratto di questo moderno manuale di… “sopravvivenza grammaticale”
un manuale di legittima difesa dagli errori grammaticali. un giro attorno alla grammatica italiana in 80 vignette
“Il momento è più drammatico della stagione finale di Game of Thrones. Basta soffermarsi per un po’ a leggere qualche botta e risposta sui social media per comprendere come la tensione sia alta in questa guerra che vede fronteggiarsi due eserciti sideralmente distanti: da un lato i grafomani disattenti che scrivono senza curarsi di ortografia o sintassi e dall’altro i partigiani del purismo grammaticale sempre e dovunque, persino nelle effimere pieghe del web. […] Altro che lo scontro politico tra europeisti e sovranisti e il dibattito tra le ragioni delle élite e quelle del popolo. Online sui social media e offline nella carta stampata è solo uno il campo di battaglia al quale non ci si può sottrarre anche volendolo intensamente: quello sull’uso della lingua italiana e delle sue regole.”
L’AUTORE