Un “gioco geometrico” che di logico e matematico ha ben poco, ma riesce benissimo a rappresentare il tema di questo libro “Lati scaleni”: l’amore in tre.
Siamo negli anni ’90, questo rapporto a tre coinvolge degli adolescenti, giovani, appassionati, spregiudicati, bugiardi e traditori. Per dar voce al loro desiderio non esitano ad ingannare le persone a cui dicono di voler bene.
La giovinezza li ha illusi con la falsa promessa dell’eternità: quei magnifici anni in cui credevano di poter cambiare il mondo, dove non esistevano le sfumature ma solo contorni nitidi e netti. Dove si sussurravano, lievi, le prime fantasie dell’amore.
Può l’essere giovani giustificare un comportamento così meschino come quello di ingannare qualcuno che si dice di amare?
Leggiamo insieme la trama:
L’ amore in tre, tecnicamente, significa amare due persone contemporaneamente.
Questo tipo di condizione affettiva viene comunemente associata al triangolo; pochi però sottolineano che si tratta di un triangolo non equilatero bensì scaleno.
I lati uniscono tre punti sentimentali collocati a caso che si amano e si odiano tra loro in quantità e forma disperatamente diseguale.
I protagonisti di questa storia vivono la medesima situazione, alternando moralità e ricchezza di valori ad egoismo e violenza. Inesorabilmente intrecciati l’uno alla vita dell’altro, ogni personaggio vive la propria adolescenza durante gli anni 90 mescolando il desiderio di crescere e conoscere il mondo al timore di ciò che il futuro può riservargli.
Incapaci di separarsi definitivamente, Melissa protagonista principale della vicenda, passa dal sogno di un amore romantico ai fatti della cruda realtà che in più occasioni metteranno alla prova la forza del suo carattere, i suoi rapporti familiari e di amicizia e il coraggio di accettare ciò che non si può cambiare.
Talvolta neppure se stessi.
Una storia intrigante, di vite vissute, non solo un romanzo rosa, da scoprire!. Se vuoi saperne di più sull’autrice Mirca Ferri e sui suoi romanzi ti consiglio anche di leggere la bellissima intervista e la recensione del libro “Radici di infanzia e ali di vita” di Pina Sutera.
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Mirca Ferri
Mirca Ferri è nata a Scandiano (RE) il 30 /06/1977 e residente a Sassuolo (MO) con il marito e il loro figlio di 11 anni. Diplomata presso il Liceo Scientifico di Modena si è avvicinata al mondo della scrittura fin da ragazza, con la stesura di brevi componimenti pubblicati per il giornale della biblioteca locale.
Attualmente frequenta, all’Università Domenicana Internazionale, un corso di Storia della Teologia. Recentemente ha pubblicato, con buon successo, una raccolta di testi in prosa, ”Identità perse raccolte, perdite e ritrovate“ che narrano del cambiamento della sua vita a seguito della scoperta della sua malattia.
Il suo primo romanzo “Radici d’infanzia, ali di vita”, edito dalla casa editrice Eracle srl, è stato segnalato da numerosi blog letterari e dallo stesso quotidiano locale, La Gazzetta di Modena.
L’ho letto. Ma le segnalazioni non dovrebbero essere di nuove uscite? Ad ogni modo 5 stelle perché il libro merita parecchio. Mai banale e a tratti dolce. Una nota di merito anche ai rapporti tra in protagonisti. Veri. Sapete se esce il secondo volume?
Ciao Angelica, le nostre segnalazioni non sono solo per le nuove uscite, come è successo per questo libro. In merito alla pubblicazione di un altro volume al momento non abbiamo notizie. Grazie per il tuo gradito e puntuale commento!