Particolare il titolo di questo libro non trovate?
“Ho sempre pensato che io sarei stata una donna diversa: io, non mi sarei fatta mettere i piedi in testa, io, sarei diventata una donna indipendente, io, non avrei sofferto come lei…”
Violenza è un qualcosa di sottostimata definizione: rimanda subito ad immagini precise, chiare, forti; ma in realtà è figlia di molteplici padri.
La protagonista di questo racconto non ha volutamente un nome. Potrebbe essere chiunque di noi, intento a destreggiarsi in una quotidianità “moderna”, divisa tra il virtuale e il reale, altalenante tra vecchie ideologie e nuovi comportamenti sociali, tra estinti atteggiamenti e contemporanei sentimenti. Si racconta in prima persona ed è proprio lei stessa a sentire la mancanza d’identità, rubatale da eventi che l’hanno travolta, scomposta, frammentata e privata di ogni perché. Riusciranno, la forza immortale dell’amicizia e dell’amore universale, a rimpinguare e rifornire di voglia di vivere il suo animo guerriero, costretto a combattere con armi caricate a salve?
Giulia Bastiglia è al suo romanzo d’esordio? vi ha interessato la trama? Andate a leggerlo
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Che cover curiosa! Sembra interessantissimo