“Non possiamo chiamarla Aladina” aveva detto il dottor Astorre, piuttosto scandalizzato dalla proposta.
“Perché no? È un bellissimo nome. Ricorda il mondo della fantasia.”
Il 17 settembre 2019 pubblicato da Mondadori, è uscito il libro di Loriano e Sabina Macchiavelli, rispettivamente padre e figlia, che è in grado di suscitarti emozioni dimenticate.
La bambina del lago
Ciò che ti colpirà in questo bel libro sono i nomi con cui sono stati identificati i personaggi e i luoghi in cui si svolge il racconto, che tra favola e realtà caro iCrwer, solleticherà le tue corde più intime grazie alla naturale genuinità e alla capacità di raccontare e affrontare, attraverso la magia, temi importanti come per esempio la perdita di un genitore.
“Appennino emiliano: dall’alto di uno sperone di roccia, Paese Nuovo sovrasta un lago. Sotto le sue acque si intravedono la chiesa e il campanile di un altro villaggio, Paese Annegato, che venne sommerso quando fu costruita la diga per imbrigliare le acque del fiume Cigolo. Nell’estate del 1930 il dottor Astorre si trasferisce qui come medico condotto. Lo accompagna la figlia Aladina, dieci anni, molto provata dalla perdita della madre, che è nata e cresciuta proprio a Paese Nuovo. Alcuni abitanti li accolgono con affetto: Cleonice, che si occupa della grande casa in cui vanno ad abitare; Tina, la rude ostessa; il Podestà, giovane socialista nominato nonostante il fascismo; il Professore, che conosce i segreti del paese e non svela a nessuno i suoi. Il primo impatto della bambina con la montagna è traumatico: si chiude in se stessa e la madre le manca sempre più. Dialoga con animali domestici; osserva il mondo impenetrabile della quercia secolare che svetta di fronte alla sua finestra; pare sia la sola in grado di aprire la porta della soffitta che custodisce gli oggetti della madre bambina. Fino a quando, di ritorno da una passeggiata, racconta di un concerto di campane sgorgato misteriosamente dalle acque del lago. Il padre, temendo per la sua salute, pensa di tornare in città. Lo dissuade il Professore: Aladina non è la prima a sostenere di aver sentito le campane e, come riporta una storia popolare, potrebbe essere una delle poche privilegiate a possedere “il seme della magia”. Tutto cambia quando Aladina incontra Gufo, un bambino solitario come lei che ama scorrazzare per i boschi. Guidata da Gufo e dal Professore, conoscerà la montagna e i suoi misteri, gli animali veri e leggendari che la abitano. Grazie al suo sguardo di bambina, scoprirà, e ci farà scoprire, alcuni dei segreti protetti dal lago o tenuti nascosti da secoli di superstizione.”
Un testo che può essere letto anche dai bambini e da tutti coloro che crescendo riescono a conservare la capacità di guardare oltre, di possedere il “superpotere” di osservare con occhi attenti e sinceri oltre la superficie delle cose; di credere che esistono fenomeni inspiegabili e concedersi il lusso di divagare in questo territorio della fantasia.