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In questo afoso pomeriggio di luglio trovo il mio conforto e la mia “frescura” spulciando tra i tanti libri che “ingombrano” casa mia.
Vi chiederete come possa provare frescura leggendo un libro? E di carta per giunta? Presto detto; mollemente adagiata in poltrona (si fa per dire), le tapparelle abbassate quel tanto che basta a fermare il vento caldo ma non la luce che mi aiuta a leggere, un “bottiglione” di tè verde ghiacciato ed il gioco è fatto.
Devo dire che la scelta è stata molto felice, perchè mi dà l’opportunità di segnalarvi un libro pubblicato nel 2016, ma tanto, tanto attuale.
Si intitola
ITALIA, di Fabio Massimo Franceschelli, edito da Del Vecchio.
Finalista e Vincitore alla ventottesima edizione per scrittori esordienti – Premio Italo Calvino
E’ lo spietato ritratto dell’Italia dei nostri giorni, dove non si hanno più certezze del proprio posto di lavoro, che vengono magistralmente raccontate attraverso la narrazione di vicende, solo all’apparenza scollegate tra loro, in un pomeriggio qualunque all’interno di un centro commerciale denominato “La Cattedrale“.
L’avvenimento che da il via alle danze sono diciassette lettere (e qui il numero 17 non è messo a caso) per la cassa integrazione, più una di licenziamento, per altrettanti lavoratori del suddetto centro.
Si scatena una rocambolesca girandola di avvenimenti che si intrecciano con molta naturalezza alle tipiche giornate che possiamo vedere in un grande centro commerciale alla periferia di una città del Sud (e mi domando perchè proprio al Sud, e non al Nord oppure al Centro?), che affaccia sul mare, e dove si parla un dialetto molto particolare e stretto stretto fatto di i, u, o accentate.
Viene raccontata una crisi, spacciata come economica ma che in realtà nasconde una morale e dei valori.
Qui i personaggi si disprezzano a vicenda accusandosi l’un l’altro di essere responsabili della decadenza in cui sta precipitando il Paese.
Troviamo la giovane laureata, costretta a lavori sottoqualificati e sottopagati (quanti ne conosco!), il sindacalista del supermercato che non ha più le sue funzioni, la ragazza madre senza speranze né illusioni per il suo futuro, un direttore che ha legami con la malavita, un comico gay, un prete, una donna che non riesce ad accettare la separazione dal marito. E poi… ITALIA, la nostra vecchia donna testarda, ostinata e brontolona… tanti personaggi protagonisti o semplice comparse.
Tutto converge nella Cattedrale, il fulcro, il punto di partenza o di arrivo. Si sa, i centri commerciali rappresentano un punto di osservazione privilegiato. Non serve aspettare il periodo dei saldi estivi per capire quanto siano diventati punto di “assembramento”. C’è chi compra, chi lavora, chi passeggia, chi cerca l’aria condizionata, chi vuole rimorchiare; di tutti i tipi e per tutti i gusti.
Il nostro autore ci insegna a conoscere i luoghi e i vari personaggi con le storie, paure e pensieri. In ogni capitolo alterna voci diverse, combinando talvolta punti di vista singoli a tratti intervallati da racconti di più persone. Ed in questo mette tanto del suo amore per il teatro.
Non è un trattato né un saggio, ma un romanzo che travolgerà, in cui si sfiorano il dramma, la satira e il racconto grottesco.
Un libro per riflettere sull’Italia e i suoi abitanti: ci lamentiamo, barcolliamo, precipitiamo, ma riusciamo sempre a trovare il modo di riemergere dalle macerie.
Fabio Massimo Franceschelli è autore teatrale e anche regista. Per chi ne avesse necessità, insegna drammaturgia. Saltuariamente critico di teatro, cinema, musica, letteratura, società. Romanziere, con ITALIA, apocalittica metafora dei nostri tempi, finalista del Premio Italo Calvino 2015 e pubblicato da Del Vecchio Editore nel 2016. Molti anni fa anche saggista e ricercatore di storia delle religioni e antropologia culturale.