Per la prima volta tradotto in italiano, un grande libro di Willa Cather, scritto nel 1915.
Il canto dell’allodola
Caro iCrewer, per il 31 ottobre grazie a Fazi Editore, troveremo in libreria questo grande romanzo di alto valore letterario.
Il canto dell’allodola è un romanzo costruito scavando a fondo nell’animo umano, dimostrando cosa bisogna intraprendere per realizzare un sogno, anche affrontando periodi di sacrifici e dure lotte per affermarsi; è la storia della formazione personale e artistica di una ragazza di umile origine destinata a diventare una grande cantante lirica
“Thea Kronborg, figlia di un pastore metodista svedese, vive a Moonstone, una cittadina del Colorado. Quarta di sette fratelli, ha in sé una luce speciale, una notevole propensione per la musica e, fin da piccola, dà prova di un carattere forte. La prima ad accorgersi delle sue doti è la madre, che la affida al miglior maestro di pianoforte di Moonstone, con cui la giovane stringe una solida amicizia. Ci sono diversi personaggi attratti dalla scintilla di Thea, tutti platonicamente innamorati di lei; e sarà proprio grazie a due di loro, l’affascinante dottor Archie e il macchinista Ray, che la ragazza potrà partire alla volta di Chicago, dove scoprirà che il suo vero talento è la voce. Ma perseguire la propria vocazione ha un prezzo. Travolta da spettacoli, audizioni e una ferrea disciplina autoimposta, Thea dovrà sacrificare molto all’ideale della perfezione artistica, tra cui i ricordi della giovinezza e gli affetti che potrebbero compromettere la sua ascesa. Sono pochi coloro che davvero capiscono la sua determinazione e che possono sperare di restarle vicini. Soltanto così, con una devozione totale che guida ogni cosa, si può compiere il destino di una stella.”
Rebecca West scriveva di lei: “La più materica degli scrittori, Willa Cather costruisce il suo mondo immaginario tanto solidamente quanto i cinque sensi costruiscono il mondo intorno a noi”.
Willa Cather nacque in Virginia nel 1873, ma presto si trasferì con la famiglia a Red Cloud, in Nebraska. Prima di dedicarsi totalmente alla scrittura, insegnò alla scuola superiore di Pittsburgh, dove scrisse per un giornale locale. Dal 1906 lavorò per il “McClure’s Magazine” a New York. Nel 1923 vinse il Premio Pulitzer con il romanzo Uno dei nostri. Si trasferì quindi in Europa e soggiornò a lungo in Francia, ad Avignone.