Fino alla fine, il nuovo romanzo di Angelo Mellone: uno squarcio di realtà!
Nei romanzi, spesso, vengono descritte quelle che sono delle situazioni realmente esistenti, naturalmente adattate al fatto che ci troviamo pur sempre in un libro e gli avvenimenti, quindi, vengono raccontati in modo come se prendessero forma agli occhi del lettore, così, appunto, quest’ultimo vive le scene vivide come le avesse dinanzi agli occhi. Ecco, caro iCrewer, Fino alla fine è una storia profonda, sincera, che non solo ti regalerà un’introspezione dei personaggi descritti ma ti permetterà di soffermarti su quelle che sono le condizioni del nostro Paese.
Leggiamo insieme la trama…
Taranto, in un futuro prossimo.
Dindo, Claudio e Valeria, detta Gorgo, hanno ormai passato i cinquant’anni. Si ritrovano a Taranto per partecipare al funerale di un vecchio amico. La piazza è piena di gente, e l’atmosfera è pesantissima, incattivita, lacerata, come si sono lacerati nel tempo i rapporti tra gli amici, tanto uniti in gioventù dalle comuni passioni, umane e politiche, quanto lontani e divisi oggi, sia per le strade diverse che hanno preso le loro vite, sia perché la loro amicizia si è frantumata contro il Siderurgico di Taranto, lo stabilimento più grande d’Europa: per alcuni la fabbrica va salvata a tutti i costi, perché non solo produce lavoro e benessere, oltre che acciaio, ma anche perché è un monumento insostituibile di memorie e di orgoglio operaio; per altri, invece, il Siderurgico è ormai solo il “Mostro” da chiu
Qualche curiosità sull’autore Angelo Mellone…
Angelo Mellone nasce a Taranto 1973, è giornalista e scrittore, ma anche dirigente del pomeriggio di Rai Uno. È stato editorialista e inviato di politica, cultura e
Un breve estratto concessoci del romanzo di Angelo Mellone…
«E pensò anche che quel bambino e il suo sguardo, sicuro e tronfio anche di fronte all’inconoscibile, gli somigliassero molto. Rivide se stesso mentre a otto anni spiegava a suo padre che il nome Giancarlo gli faceva schifo e, costasse quel che costasse, da quel giorno chiunque l’avrebbe dovuto chiamare Dindo. Un nome a cazzo che gli piaceva, l’altro puzzava del nonno morto. In quel periodo rifletteva sempre più spesso sull’evenienza e il mistero della paternità, e dunque il pensiero si fece quasi di materia. Avrebbe voluto un figlio così, forse. Forse.»
Questo romanzo ti ha incuriosito? Vorresti leggerne di più? Fino alla fine E’ già disponibile dal 24 settembre 2019!