Estremi rimedi
il romanzo di Thomas Hardy, rieditato da Fazi Editore, compare nelle nostre librerie il 26 settembre.
Qui si dispiegano tutti gli elementi che hanno fatto la fortuna del suo autore, che ha esordito con questo romanzo: l’ispirazione gotica, un intreccio impeccabile, la magistrale caratterizzazione dei personaggi.
Di lui hanno scritto in termini entusiastici:
D.H.Lawrence “Hardy eguaglia scrittori come Shakespeare, Sofocle e Tolstoj per la capacita di inserire i piccoli gesti dei suoi protagonisti all’interno del grande disegno della natura”
Virginia Woolf “E’ innegabile l’abilità di Hardy – l’abilità del vero romanziere – di farci credere che i suoi personaggio siano persone come noi, guidate dalle proprie passioni e idiosincrasie: al contempo – e questo è il dono del poeta – in loro vi è un qualcosa di simbolico che ci accomuna tutti”
“Protagonista di questa storia è la giovane Cytherea Graye: rimasta orfana, la ragazza decide di trasferirsi con il fratello Owen in un’altra città, per trovare una casa e un lavoro e ripartire da zero. Qui, i due conoscono Edward Springrove, un collega di Owen, di cui Cytherea si innamora. Dopo vari tentativi andati a vuoto, la ricerca di un lavoro va a buon fine, e la protagonista viene assunta come dama di compagnia presso una ricca signora, Miss Adclyffe, il cui passato, si scoprirà poi, è legato romanticamente a quello della famiglia Graye. Tra le due donne si stabilisce un rapporto a metà strada fra l’affetto, la protezione, la devozione e la gratitudine reciproca. Proprio durante il soggiorno in casa della signora, Cytherea viene a sapere che non lontano da lì vive la famiglia del suo amato Edward, che però è già promesso a un’altra donna. Delusa e sconcertata, la protagonista decide di dimenticarlo: è a questo punto che entra in scena Manston, personaggio misterioso inspiegabilmente protetto e spalleggiato da Miss Adclyffe, il quale intraprende nei confronti della ragazza un lungo e bizzarro corteggiamento.”
L’intreccio narrativo, finora concentrato sul ritratto dei personaggi, si fa da qui in poi vivace e ricco di colpi di scena: incendi, fughe nella notte, inganni, suspense, persino un omicidio, fino alla conclusione, degna della migliore tradizione dei “sensation novels”, cui Hardy si ispirò per costruire questo suo primo romanzo, affermandosi subito come una delle voci più brillanti della narrativa inglese.
Non può, tuttavia, frequentare l’università a causa delle ristrettezze economiche in cui si trova la sua famiglia, e quindi è obbligato a interrompere gli studi, e a sedici anni entra in uno studio dove lavora con un architetto nel Dorchester fino al 1862, anno in cui si trasferisce a Londra per entrare a far parte del King’s College. In seguito, vince premi dall’Achitectural Association e dal Royal Institute of British Architects.
Suoi i romanzi: Via dalla pazza folla, cui seguirono Il ritorno al paese e Il sindaco di Casterbridge. Dopo lo scalpore suscitato da altri suoi due libri pubblicati tra il 1891 e il 1895, Tess dei d’Urbervilles e Jude l’oscuro, in cui derideva le convenzioni dell’epoca vittoriana, Hardy dedicherà il resto della sua vita alla composizione di poesie. Muore a Dorchester l’11 gennaio 1928. Fazi Editore ha pubblicato Nel bosco, Via dalla pazza folla, Due occhi azzurri e Sotto gli alberi.