Ecco Doppia morte al Governo Vecchio, thriller di Ugo Moretti.
Ciao iCrewer! Come va? Per caso la tua lista dei libri da leggere comincia ad accorciarsi? Se è così, raccontami il tuo segreto, perché la mia sembra scorrere all’infinito, senza accennare a stabilizzarsi, e con nessuna intenzione di accorciarsi. Ti piacciono i thriller? In questo caso ho un nuovo titolo per te! Si tratta di Doppia morte al Governo Vecchio di Ugo Moretti, pubblicato in una nuova veste da Oltre Edizioni.
La trama
Romanzo di costume e quadro d’ambiente il romanzo di Ugo Moretti Doppia morte al Governo Vecchio descrive una Roma animata da quartieri popolari che sono una vera e propria corte dei miracoli con eroi istrionici, ilari e avventurosi. Conduce l’indagine poliziesca del romanzo, in un labirinto di piccoli traffici umani e disumani, organizzati da ladri, prostitute, nobili decaduti o in decadenza, un agente di pubblica sicurezza che commercia in corpi di reato. Il thriller di Moretti combina sapientemente i meccanismi di un ingarbugliatissimo intreccio delittuoso con le gag satirico-grottesche della commedia cinematografica all’italiana, confermando di essere (dopo un’immotivata e immeritata lunga lontananza dalle librerie) un narratore di talento e un giallista di razza.
L’autore
Protagonista della scena neorealista e intellettuale romana del dopoguerra, Ugo Moretti (1918–1991) fu giornalista, scrittore e sceneggiatore italiano. La sua carriera fu dispersiva, oscura, ma non per questo priva di frutti.
Doppia morte al Governo Vecchio è uno dei sui lavori ripubblicati recentemente, ma sicuramente non è né il primo, né l’unico. Il suo romanzo d’esordio fu Vento caldo con cui, nel 1949, vinse il Premio Viareggio Opera Prima, tradotto in otto Paesi. Fu autore di molti saggi e romanzi gialli, quest’ultimi sotto pseudonimo, nonché di sceneggiature di piece quali Doppio delitto (1977) e La mano nera (1973). Nel 1965 si cimentò anche nel cinema, ricoprendo il ruolo di attore in Con rispetto parlando.