Perché ciò che conta non è l’apparenza ma ciò che ci portiamo dentro…
Caro iCrewer, per la segnalazione di oggi, ti indico un romanzo che, a mio avviso, è un libro che deve essere letto, sto parlando del libro Che nome diamo ai baci, titolo originale This is how it always is. Essere genitori è forse il mestiere più difficile, ma al tempo stesso più appagante, che esita… ci si ritrova spesso a dover fronteggiare, al pari di un equilibrista, o a maneggiare, con la stessa delicatezza con la quale si tratta il vetro soffiato, tutto ciò che riguarda la crescita dei nostri figli… e l’autrice, in questo suo ultimo romanzo Che nome diamo ai baci, ci regala preziosi insegnamenti, e ci regala uno spaccato di vita vissuta (la sua), che non può che farci capire che le apparenze hanno valore pari a zero se paragonate a ciò che la nostra anima dice.
Leggiamo insieme la trama…
Rosie e Penn hanno quattro figli – tutti maschi – e un matrimonio felice. Rosie è un medico di pronto soccorso e Penn un moderno padre – scrittore convinto che fare il mammo non significhi per forza abdicare alla propria virilità. Comprensivi, illuminati, anticonvenzionali il giusto: fotogenici persino nei loro difetti. Quando Rosie rimane incinta del quinto figlio, entrambi, sperano che sia una bambina. Hanno persino già pronto il nome: Poppy. Invece arriva Claude. Claude che un giorno decide di andare a scuola vestito da femmina. E che il giorno dopo pretende di fare lo stesso, e quello dopo ancora. Claude che si fa crescere i capelli. E insiste per farsi chiamare Poppy. Che nome diamo ai baci è un libro che parla di noi. Del modo in cui viviamo oggi. belle nostre case, nelle nostre famiglie, nei nostri corpi. Con un magistrale mix di humor, intelligenza e dolcezza, Laurie Frankel ci invita a guardare oltre le maschere che indossiamo ogni giorno, per abbracciare la bellezza e il coraggio della nostra irriducibile diversità.
Conosciamo l’autrice…
Laurie Frankel è un’autrice pluripremiata di tre romanzi, con cui ha raggiunto la vetta delle classifiche americane. I suoi articoli sono apparsi sul New York Times, The Guardian, People. I suoi romanzi sono stati tradotti in 25 lingue e tutti e tre sono stati opzionati per la televisione o il cinema. In passato docente universitaria, si dedica alla scrittura a tempo pieno.
Un romanzo che ti invito caldamente a leggere perché in generale ogni persona, e nello specifico – ed in particolar modo – i bambini, vanno accettate per ciò che portano dentro e non per quello che il loro aspetto esteriore manifesta.