Caro iCrewer oggi ti segnalo un fantasy: “Arcana il castello dei destini sbagliati” di Maurizio Temporin, edito Mondadori.
Questo romanzo, molto originale, è costruito usando i tarocchi come guida:nel libro vi sono, infatti, le immagini e le descrizioni dei 22 Arcani Maggiori. La storia è molto particolare e spazia dal fantasy alla fantascienza, dal moderno all’antico, dal reale al sogno. Leggiamo insieme la trama:
“I tarocchi sono sempre stati usati per conoscere il futuro, ma se qualcuno sapesse usarli per cambiare il passato?
Una ballerina di tango che non sente il dolore, un chirurgo estetico col debole per il gioco d’azzardo, una ragazzina misantropa, uno stunt-man masochista e un wedding planner dalla doppia personalità. Cinque sconosciuti, cinque persone troppo ferite e sole, disposte a tutto pur di ricucirsi addosso una speranza . Anche ad accettare misteriosi inviti, come quello di Ermete, un anziano in sedia a rotelle che vive in un castello tra le nebbie del Nord Italia. Il vecchio, che sostiene d’essere un mago, li ha scelti per farli diventare personificazioni di altrettanti Arcani Maggiori, allo scopo di creare un vero e proprio mazzo vivente, capace di modificare gli eventi.
Ospiti e prigionieri della sua follia scopriranno fin dove sono disposti a spingersi pur di rimediare ai loro errori, anche a costo di non capire più quali siano i confini tra realtà e immaginazione.
Colto appassionato di esoterismo, misticismo e magia, Maurizio Temporin è riuscito nell’impresa impossibile di raccontare con una chiave nuova, eccitante e ironica il più amato e misterioso dei mazzi di carte, quei tarocchi tanto cari alla nostra migliore letteratura fantastica, da Italo Calvino a Dino Buzzati.”
Maurizio Temporin
Si occupa sia d’arte che di letteratura. Con Rizzoli ha pubblicato “Il tango delle cattedrali” e con Giunti una trilogia per ragazzi IRIS : “Fiori di cenere”, “I sogni dei morti”, “I risvegli ametista”, che è stata tradotta in diversi Paesi. È inoltre autore di opere dell’arte contemporanea chiamate CINESTESIE, locandine immaginarie che reinventano la storia del cinema.