Io e Miele di Luca Piergiovanni
Caro iCrewer inizierei questa recensione scritta per la tanto amata rubrica Leggiamo per i piccoli con delle dovute presentazioni e con il raccontarti come questo libro è giunto fino a me.
Eccoli qui!
Loro sono Luca Piergiovanni, l’autore del libro Io e Miele e il dolce musetto peloso accanto a lui è appunto Miele, il secondo protagonista di questa bella lettura.
Come spesso ti ho raccontato sono convinta che i libri arrivano fino a noi per delle trame invisibili scritte da chi sa chi, e quando giungono tra le nostre mani chiedono di essere letti. Anche questa storia è arrivata sino a me grazie a delle fortuite circostanze, infatti presso l’Istituto in cui insegno abbiamo chiesto agli studenti di compiere delle letture facoltative, purché tutti leggano e proprio uno dei miei ragazzi mi ha consigliato questo libro.
È stato un gesto molto gradito e questo romanzo, adatto anche a un pubblico più giovane, merita sicuramente di essere letto.
L’elemento che più ho apprezzato sono state le immagini che la copia cartacea contiene, si tratta di foto che ritraggono i protagonisti e i loro simpatici amici pelosi, ho trovato molto simpatica anche la Prefazione iniziale scritta da Andrea Franceschetti, un caro amico di Luca Piergiovanni.
La trama è piuttosto semplice: Luca Piergiovanni si trova in un momento difficile della sua vita, ha un lavoro incerto, infatti passa da fare il Dj al professore e per chi non lo sapesse è dura la vita di noi professori non di ruolo, perché tutti gli anni se sei fortunato inizi a lavorare a settembre e ogni giugno sei disoccupato, in più si è sempre soggetti a spostamenti e talvolta ci si ritrova a dover insegnare in scuole molto lontane da casa. In ogni caso lui è anche molto fortunato, perché ha dalla sua parte l’amore di Francesca, la sua fidanzata che sta terminando gli studi universitari e un giorno, notando lo sconforto di Luca, lo convince a portarsi a casa un dolce pelosetto, Miele. Da qui in poi la vita di Luca Piergiovanni cambia.
Cosa ho trovato d’interessante in questo libro?
Mi sono piaciuti i valori che sono emersi: l’amicizia tra un essere umano e un cane, ma anche il legame che s’instaura tra le persone che hanno in comune la passione per i loro compagni a quattro zampe. L’amore di Francesca e Luca è molto bello ed emerge in molti estratti che fanno capire al lettore che qualunque sfida può essere superata se si possiede il supporto di chi ti ama.
Ho apprezzato anche gli argomenti e i toni utilizzati per spiegare quanto sia sbagliato commettere delle azioni malvagie sugli animali, su qualunque animale e ho riso tanto per la storia del topo Mozart, anche io, ho avuto il piacere di avere in casa uno di questi simpatici coinquilini e confermo che è molto difficile mandarli via se si affezionano a noi.
Belle sono le citazioni che aprono ogni capitolo, ho da poco avuto anche io un’idea simile per uno dei miei romanzi di prossima uscita e quindi un’altro punto a favore di Luca Piergiovanni.
Che altro dire? Penso di non essermi scordata nulla.
Ah già! Ho anche io avuto la fortuna di aver avuto nella mia vita due simpatici pelosetti, uno si chiamava Argo, un testardissimo Beagle e l’altra, è ancora con me ed è la piccola Atena, un Cocker che non ho capito per quale motivo non è mai cresciuto; i loro nomi, come puoi immaginare risentono della mia fissa con la Grecia.
Confermo in pieno la teoria del chi si assomiglia si piglia, espressa da Luca Piergiovanni in Io e Miele, molto spesso mi è capitato di sentirmi dire che Argo o Atena avevano qualcosa che si rispecchiava nel mio modo di fare.
Nel salutarti te li presento…
Ecco lui è Argo, era solito fare cose bizzarre…