Caro iCrewer oggi vorrei parlarti di uno degli attori italiani più amati e della sua autobiografia
Le regole dell’acqua – Il nuoto e la vita di Raoul Bova
Conosciuto più come attore, Raoul Bova ha un passato da nuotare e si racconta nella sua autobiografia, scopriamola insieme :
“Il nuoto è stata la prima lingua che ho avuto a disposizione per interpretare la vita. L’acqua mi ha dato la possibilità di crescere, mi ha insegnato ad ascoltare il mio corpo, sentirlo scivolare e prendere velocità, muoversi in un mondo in cui la gravità è impercettibile, perché è l’acqua che comanda, che sia un mare, un lago, un fiume, una piscina.”
Ex promessa del nuoto giovanile, dopo una virata sbagliata la vita di Raoul Bova prende una direzione completamente diversa, quella cinematografica, a cominciare dal primo film dedicato ai fratelli Abbagnale a cui ne seguiranno molti altri. Eppure, quegli anni passati in piscina, le lunghe ore di allenamento, l’euforia delle prime vittorie, costituiscono un universo di riferimento che si rivelerà fondamentale anche per affrontare le sfide fuori dall’acqua.
Inizia così il percorso di Raoul Bova per ritrovare tutte quelle regole apprese da bambino e riscoperte anche attraverso gli incontri con grandi campioni come Filippo Magnini, Massimiliano Rosolino, Emiliano Brembilla da lui coinvolti per vincere un record e realizzare la promessa fatta molti anni prima al padre.
“Il mondo del nuoto è stato un serbatoio fantastico di lezioni di vita. Alcune le ho capite allora. Altre sono diventate più chiare col tempo” scrive l’autore.
Il risultato è la storia corale di una grande famiglia del Sud (anche se in casa era vietato parlare in dialetto), di un ragazzino che ce la mette tutta, di un padre e di un cronometro che improvvisamente ritorna nella vita del protagonista per rivelare che c’è sempre tempo per fare ancora una gara.”
Uno spaccato del passato del famoso attore, che pochi conoscono e che lo stessoha voluto condividere con i lettori e si suoi fan.
La vita e la carriera di Raoul Bova
Raoul Bova è nato a Roma il 14 agosto 1971 da una famiglia con origini campane e calabresi. Dopo aver abbandonato gli studi inizia la carriera sportiva, il nuoto è la sua passione e ancora adolescente vince il campionato italiano giovanile dei 100 metri dorso. È una stella in ascesa, ma diventa presto una meteora e abbandona l’agonismo.
A vent’anni le prime apparizioni in televisione, me lo ricordo un paio d’anni dopo, nel 1993 nel ruolo di Marco, il maestro di serf protagonista del film Piccolo grande amore di Carlo Vanzina, in cui si innamora di una principessa straniera. Come non ricordare la scena dove Raoul/Marco esce dall’acqua.
Nel 1996 interpreta il commissario Nino di Venanzio nella serie poliziesca Palermo Milano solo andata diretta da Claudio Fragasso con Giancarlo Giannini e del film La lupa con protagonista Monica Guerritore, diretto da Gabriele Lavia e tratto dall’omonima novella di Giovanni Verga.
Continua a prediligere i ruoli polizieschi e negli anni successivi interpreta il vice commissario Breda nella fiction La piovra 7 – Indagine sulla morte del commissario Cattani, e successivamente quella del capitano dei carabinieri Roberto Di Stefano, detto Ultimo nell’omonima serie televisiva del 1998 e nel sequel Ultimo – La sfida del 1999.
Sempre nel 1999 Madonna chiede espressamente che Raoul Bova sia il suo coprotagonista per lo spot pubblicitario di una nota casa cosmetica.
Il successo diventa internazionale e lavora in alcune produzioni americane con attori famosi come Sylvester Stallone e Diane Keaton interpretando anche ruoli di coprotagonista come nel film Alien vs Predator.
Nel 2003 è successo di pubblico e critica con il film La finestra di fronte diretto da Ferzan Özpetek con protagonista Giovanna Mezzogiorno. L’anno successivo torna a vestire i panni di Ultimo nel terzo capitolo della serie Ultimo – L’infiltrato. Nel 2006 recita al fianco di Rosanna Arquette nella serie tv americana A proposito di Brian mentre in Italia è protagonista nella fiction diretta da Soavi, Nassiriya – Per non dimenticare.
Nel 2007 recita in America e per la prima volta è produttore del film Io, l’altro con la regia di Mohsen Melliti.
In autunno torna la cinema nei panni di Claudio Fragasso nel sequel di Claudio Fragasso Milano Palermo – Il ritorno. Nel gennaio 2008 è protagonista del film, campione d’incassi, Scusa ma ti chiamo amore, per la regia di Federico Moccia. Da romantico secondo te posso essermelo perso? Ovviamente no.
Nel febbraio 2010 torna nelle sale cinematografiche con il film Scusa ma ti voglio sposare, scritto e diretto da Federico Moccia autore dell’omonimo romanzo e sequel di Scusa ma ti chiamo amore.
Raoul Bova aveva già due figli dalla ex moglie Chiara Giordano sposata nel 2000 e dalla quale si è separato nel 2013.
Lo stesso anno veste nuovamente i panni di Ultimo nella quarta stagione della serie Ultimo – L’occhio del falco.
Raoul Bova e il sociale
Attivo nel sociale ha preso parte, insieme ad altri personaggi famosi del calibro di Francesco Totti e Roberto Benigni, al calendario dell’AIPD l’Associazione Italiana Persone Down posando in coppia con giovani persone down.
Ha inoltre creato la Fondazione Capitano Ultimo Onlus in favore del Parco della Mistica, per promuovere la legalità e contrastare la criminalità organizzata.
Nell’ottobre 2010 Raoul Bova è stato nominato Ambasciatore di buona volontà per la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.
Nel 2016 dopo il terremoto di Amatrice ha organizzato a Rieti una partita benefica per la Nazionale Cantanti contribuendo alla raccolta fondi per costruire il nuovo Centro Polifunzionale che comprende la Sala teatro, l’auditorium e il presidio socio-sanitario.
Raoul Bova è anche ambasciatore della Croce Rossa Italiana, nell’aprile di quest’anno, in piena emergenza Covid – 19 ha messo a disposizione dei volontari la masseria che possiede a Fasano.
Caro iCrewer, Raoul Bova oltre ad essere un attore di successo d di avere un passato da nuotatore è uomo dal cuore d’oro e si racconta nel suo Le regole dell’acqua – Il nuoto e la vita.