In occasione della festa della mamma vorrei portare sotto i riflettori proprio le mamme della letteratura. A volte sono protagoniste e altre volte, invece, sono ai margini della storia, ma in qualunque caso, le ricordiamo proprio perché e ci sono rimaste nel cuore. Come nella realtà, anche nella letteratura e nelle pagine dei libi, la mamma ha un ruolo importante, sia se presente che assente.
Le mamme nella letteratura
Il ruolo della mamma è importantissimo nella crescita di un bambino. La sua presenza o assenza andrà a determinare il carattere dell’uomo o della donna di domani. Anche tra le pagine dei libri possiamo notare come alcuni personaggi abbiano una psicologia plasmata su questa figura. Pensiamo a tutti i casi in cui il protagonista ricorda la mamma morta quando era troppo piccolo per stare senza di lei, oppure a come possa essere il carattere di un uomo che ha visto la madre soffrire per una malattia o per le violenze subite. Ma anche casi positivi, su come l’amore donato da una madre possa essere un buon metodo per far crescere una bambina più sicura di sé.
Soffermiamoci, dunque su alcuni libri e su alcuni suggerimenti di lettura per approfondire questo tema.
Orgoglio e Pregiudizio: la signora Bennet
La signora Bennet di Orgoglio e pregiudizio è la rappresentazione della mamma un po’ impicciona, invadente e anche un tantino apprensiva. Annoiata dal suo stesso matrimonio, la donna dedica tutte le energie alle figlie e alla ricerca del marito ideale per ognuna di loro.
Piccole donne: Margaret Curtis March
Quando si parla di mamme nei libri, ce n’è una che si eleva sulle altre, una sorta di “mamma delle mamme”. Stiamo parlando della signora March, che si ritrova da sola ad allevare quattro figlie mentre il marito è in guerra. Nonostante le difficoltà, la donna non si lascia abbattere e si dimostra non solo forte ma saggia. Adora le figlie, le ascolta e dà loro buoni consigli. Grazie a lei le “piccole donne” possono affrontare situazioni serie e complicate in modo positivo.
La lettera scarlatta: Hester Prynne
Additata perché adultera e marchiata con una A rossa, in realtà Hester Prynne è una madre-coraggio. Si, perché riesce a trovare la forza ed il coraggio di affrontare un mondo estremamente maschilista e bigotto da sola.
Anna Karenina
Anna Karenina viene ricordata soprattutto per il grande attaccamento verso il primo figlio, Serëža, che rappresenta per lei l’unica luce nelle tenebre che la circondano.
Harry Potter: Lily Evans
Una madre la cui morte ha lasciato un grande vuoto nel cuore e nella vita del piccolo maghetto. Una madre che ha dato la vita pur di salvare il figlio. Lily Evans è il simbolo dell’amore puro che riesce a sconfiggere qualunque male, e ad andare oltre la morte.
Una figlia per sempre: Ann Prentice
Ann Prentice nasce dalla penna di Agatha Christie, la Regina del Giallo, che pubblicò il nome sotto lo pseudonimo di Mary Westmacott. Ann è una madre che vive uno strano rapporto di odio e amore verso la figlia. Una rivalità che le porterà a dividersi e, solo nel momento di rottura, capiranno quanto importante sia il rapporto madre – figlia.
L’amica geniale: Immacolata Greco
Elena Ferrante ci descrive Immacolata Greco, la mamma di Lenu, come una donna austera e intransigente. L’estrema condizione di povertà in cui vive l’ha resa ispida e spesso spietata, soprattutto nei confronti dei propri figli. Eppure nasconde un lato umano e tenero che emerge nei momenti più fragili: quelli in cui si mostra capace di gioire per i successi della figlia e di starle vicino ad ogni costo, sperando per lei una vita migliore di quella a cui lei stessa è stata destinata.
Queste sono solo alcune delle mamme che fanno parte della letteratura, italiana e straniera. Tutte mamme diverse, che racchiudono diverse caratteristiche e peculiarità che le rendono uniche.