Caro iCrewer come ben sai, dal mio punto di vista, è sempre un orgoglio quando un successo del grande o del piccolo schermo ha la sua origine nelle pagine di un libro e nella fantasia di uno scrittore. Per questo, sulla scia della visione de Le indagini di Lolita Lobosco domenica sera, ho deciso di dedicare un breve articolo a questo ennesimo successo televisivo che come detto, fonda la sua origine nell’arte della letteratura.
La Commissaria Lolita Lobosco è un personaggio nato dalla penna di Gabriella Genisi ed è protagonista di una serie di romanzi editi da Sonzogno editore. Una donna forte, quarantenne, single, bella, elegante, risoluta e molto determinata che torna nella sua città natale, la meravigliosa Bari, dopo aver trascorso molti anni al Nord, a Legnano per l’esattezza, in Lombardia.
Come anticipato, il primo episodio de Le indagini di Lolita Lobosco è andato in onda domenica sera sulla rete ammiraglia della TV di stato e, come spesso accade per le Fiction targate Rai, ha riscontrato un grande successo di pubblico. Anche io l’ho visto, incuriosito dal tanto parlarne nei vari gruppi di lettori di cui faccio parte. Confesso di non aver mai letto i libri della Genisi, ma posso dire di aver apprezzato molto il primo episodio della Fiction che sarà composta da quattro puntate.
Le Fiction sulla Rai tratte da libri e romanzi: Lolita Lobosco
Per iniziare c’è da dire che la serie, prodotta da Rai Fiction in collaborazione con Bibi Film TV e Zocotoco, è liberamente ispirata all’omonima serie di romanzi, e vede come protagonista Luisa Ranieri. È ambientata principalmente a Bari e, piccola curiosità, si è girata nell’estate scorsa: mi fa molto piacere che si sia riuscito a confezionare un così bel prodotto anche in un momento difficile come quello che stiamo vivendo.
L’episodio d’esordio è stato tratto dal primo libro uscito nel 2010: La circonferenza delle arance. Un romanzo che introduce il personaggio Lolita, che ce la fa conoscere di ritorno nella sua città natale e che ne evidenzia il carattere. Donna single con una storia vissuta in gioventù non del tutto superata, autorevole nel suo ruolo di garante della legge ma allo stesso tempo avvenente e molto femminile. Lolita infatti non rinuncia mai ai tacchi, anche nei momenti di azione più sfrenata.
Un ruolo importante lo gioca anche la sua famiglia: è infatti figlia di un pregiudicato, morto da anni, che ritiene, forse, la vera causa del suo allontanamento dalla Puglia e della sua scelta di dedicare la vita ad assicurare alla giustizia i delinquenti. Il rapporto con la madre e la sorella è altalenante così come le sue relazioni sentimentali accuratamente poste sotto la lente d’ingrandimento della bizzarra amica pubblico ministero.
Una donna dei giorni nostri, insomma. Straordinariamente capace di restare in equilibrio sul filo sospeso della vita nonostante il vento dei problemi e delle difficoltà che soffia di continuo. Non per fare retorica, ma questa è una caratteristica che rende le donne uniche.
La trama del primo libro, e quindi del primo episodio, è molto avvincente e ben costruita; ti riporto la sinossi:
Se avesse paura delle maldicenze di colleghi e notabili, non avrebbe certo scelto di fare il poliziotto. E invece ha deciso di seguire con spavalderia la propria vocazione: combattere le prepotenze, riportare l’ordine nella vita degli altri, farsi rispettare dai maschi senza rinunciare a nessuna delle vanità del proprio sesso. Perché mai dovrebbe rinunciare alla cura della bellezza e della cucina, doti di una vera donna del Sud? Ma in quella vigilia natalizia anche per lei le cose si fanno terribilmente complicate.
E sì che tutto era cominciato alla grande: da anni non si ricordava un dicembre così caldo, se n’era andata in questura scoperchiando il tetto della sua Bianchina con un CD di Roberto Murolo a tutto volume. Al commissariato, però, l’attende una sorpresa. C’è un arrestato, le dicono, uno stimato professionista, con il golfino di cachemire e le mani tanto curate, accusato di violenza sessuale. Ordinaria amministrazione. Almeno finché Lolì non incrocia lo sguardo dell’incriminato.
Quell’uomo lei lo conosce bene. E subito capisce che, oltre a far trionfare la giustizia, questa volta dovrà anche difendere se stessa.
L’autrice
Gabriella Genisi è nata a Bari nel 1965. Ha studiato giurisprudenza ed è l’autrice di diversi romanzi. Il suo personaggio Lolita Lobosco è protagonista, finora, di otto romanzi pubblicati tra il 2010 e il 2020. Questi i titoli: La circonferenza delle arance, Giallo ciliegia, Uva noir, Gioco pericoloso, Spaghetti all’assassina, Mare nero, Dopo tanta nebbia, I quattro cantoni.
Nel 2019 è uscito Pizzica amara, il primo libro di un nuovo ciclo che ha come protagonista Chicca Lopez, una esuberante marescialla dei Carabinieri.
Non mi resta che suggerirti di recuperare la prima puntata in modo da poterti gustare la seconda, che andrà in onda domenica: Solo per i miei occhi.
Allo stesso tempo, ti invito, ed estendo il suggerimento anche a me stesso, a decidere di prendere in mano in romanzi della Genesi, e perché no, poi, giocare a fare un confronto con la serie.
Buona visione, e buona lettura.