Le città di carta di Dominique Fortier, in libreria dal 21 Settembre per AlterEgo Edizioni, è un libro che racconta una delle figure più affascinanti della letteratura mondiale. Il libro è un intimo ritratto di Emily Dickinson, un viaggio attraverso i luoghi della sua vita.
Ho già avuto modo di raccontarti di Emily Dickinson, della sua particolare esistenza, anche se molto di quanto la riguarda ancora resta avvolto in un alone di mistero che ne accresce il mito. Sappiamo che scelse di vivere gran parte della sua vita in isolamento dentro la sua camera, al piano superiore della casa paterna; che vestiva solo di bianco ed era convinta che con la fantasia si potesse ottenere tutto.
Un personaggio particolare Emily Dickinson, autrice prolifica e riservatissima: solo pochissime delle duemila sue poesie furono pubblicate nel corso della sua vita. Conservava i suoi scritti su foglietti accuratamente ripiegati e cuciti tra loro con ago e filo, in un cassetto della sua camera. Furono ritrovati dalla sorella Lavinia solo dopo la sua morte, avvenuta nel 1886 a causa di una nefrite.
Le città di carta di Dominique Fortier, è un omaggio profondo e delicato ad Emily Dickinson: partendo dai luoghi in cui la poetessa ha vissuto, da Amherst a Boston, dal seminario femminile di Mount Holyok a Homestead, l’autrice accompagna il lettore alla scoperta di una vita vissuta nel riserbo ma spiritualmente intensa e ricca. Il libro è un delicato riflesso di Emily che fa riflettere sulla libertà e sul potere della creazione, sulla profonda connessione tra uomo e natura, sui luoghi in cui abitiamo e che a loro volta ci abitano. Un cammino incantato di grazia e bellezza.
Dalla caparbietà di bambina all’acume della giovinezza fino alle profondità del pensiero maturo, l’affresco che l’autrice ci regala è quello di un’esistenza essenzialmente interiore, di una vita vissuta tra giardini e fantasmi familiari, di una mente poliedrica e di una sorprendente capacità immaginifica capace di arrivare al cuore delle cose, e stravolgerle.
Le città di carta, un piccolo estratto
Nella sua stanza ci sono un letto, un comò, un tavolino con una sedia e pile di libri ovunque. Nei libri ci sono tutti i paesi del mondo, le stelle del cielo, i fiori, gli alberi, gli uccelli, i ragni e i funghi. Moltitudini reali e inventate. Nei libri ci sono altri libri, come un palazzo di ghiaccio in cui ogni specchio riflette un altro specchio, via via più piccolo, finché gli uomini non diventano delle dimensioni di una formica. Ogni libro ne contiene cento. Sono porte che si aprono e non si chiudono mai. Emily vive in mezzo a un’infinità di correnti. Le ci vuole sempre uno scialletto di lana.
Un libro superbo per profondità e delicatezza, uno dei grandi titoli di questo autunno. Le città di carta di Dominique Fortier ha saputo rendere lo stupore che ci assale quando leggiamo le poesie della Dickinson”.
–La Presse-
Uscito un paio di anni fa in Francia con il titolo di Les villes de papier, tradotto in italiano da Camilla Diez, Le città di carta ha ottenuto vari riconoscimenti: finalista al Premio Renaudot 2020, vincitore del Premio letterario des lycéens AIEQ 2019 e del Premio Palmares 2018, dal 21 Settembre approda in Italia, a cura della AlterEgo Edizioni che per l’occasione amplia il suo sguardo e punta all’estero.
Nata nel 2012 a Viterbo, la AlterEgo Edizioni è una creatura di Danilo Bultrini e Luca Verduchi. Specializzata in narrativa, nel 2020 ha ampliato le sue prospettive: da fine settembre infatti, pubblicherà libri di autori contemporanei anche stranieri: Le città di carta di Dominique Fortier inaugura quindi la nuova stagione della casa editrice viterbese.
Dominique Fortier
Classe 1972 vive a Montréal, nel Québec. Editor stimata e traduttrice ha conseguito un dottorato di ricerca in Letteratura presso la McGill University. Esordisce come scrittrice nel 2008 con Du bon usage des étoiles, pubblicato per la prima volta in Québec e vincitore del Premio Gens de Mer, nell’ambito del festival Étonnants Voyageurs. Nel 2015 è la volta di Au péril de la mer, anche questo romanzo è vincitore di un premio: il Prix littéraire du Gouverneur général.