L’ABISSO SEPOLTO: Ciò che è dentro di noi ma conserviamo gelosamente per timore della verità
Già questo sottotitolo è esplicativo di ciò che puoi trovare in questo piccolo libro, ma, come sempre, Mirca Ferri ci sorprende.
Cos’è veramente L’abisso sepolto?
La stessa autrice ci spiega come e perché è nata questa raccolta di pensieri che si conclude con un breve racconto che occupa la seconda parte de L’abisso sepolto
Questo non è un libro. É un quaderno. Una sorta di taccuino su cui ho impresso i miei pensieri dietro i rigidi dettami dei corsi di scrittura creativa che sto seguendo.
Nonostante le regole da seguire ciascuno di essi appartiene a me, al mio mondo, al mio essere e soprattutto al mio vivere.
Non al mio esistere.
I brani sono volutamente brevi poiché vincolato da un massimo di trenta righe di Smartphone.
Spero sappia emozionarvi come ha saputo scendere negli antri del mio spirito dandogli la spinta ad emergere sempre di più.
Monto particolare questa raccolta di brani che si può distinguere in due parti ben distinte: una prima dove troviamo pezzi molto brevi, trenta righe al massimo come spiega l’autrice, e una seconda data da un breve racconto intitolato Il Viaggio.
Cercherò di spiegarti come è composto il libro. Ogni brano è preceduto da quella che a scuola oggi chiamano la consegna, ovvero di cosa deve trattare lo scritto. Ti faccio un esempio: Descriviamo la figura di un re pazzo o di un matto che dice di essere re. Partendo da questo Mirca Ferri elabora uno scritto che stia nel tema e lo conclude con un’immagine che racchiude i concetti espressi. Questo lo ripete per tutti i brani della prima parte del libro.
Conosci la scrittura di Mirca Ferri?
Naturalmente non si è naturalmente limitata a far il compitino, eh no, in questi brani ci ha messo se stessa: trapela sempre una parte della sua anima, il suo vivere a pieno le esperienze, belle o brutte che siano, cercate o arrivate per caso o perché il destino ha voluto così.
La seconda parte è invece un racconto breve dove emerge prepotentemente il significato dell’amicizia, quell’amicizia che rompe tutti i confini e che va oltre l’eternità. Concetti che puoi trovare ben espressi, ad esempio, in Rette coincidenti.
Mirca Ferri è nata a Scandiano (RE) il 30 /06/1977 e residente a Sassuolo (MO)
Diplomata presso Liceo Scientifico di Modena, frequenta l’Università Domenicana Internazionale, corso di Storia della Teologia.
Ha esordito con una raccolta di testi in prosa, Identità perse raccolte, perdute e ritrovate che narrano del cambiamento della sua vita a seguito della scoperta della sua malattia, a cui è stato dedicato anche un articolo sulla Gazzetta di Modena.
Il suo primo romanzo è stato Radici d’infanzia, ali di vita edito da ERACLE SRL, inserito nell’antologia LIBURNI per i meriti ricevuti. A Novembre 2018 è uscito di una trilogia narrativa edita da PAV EDIZIONI, intitolato intitolato Lati Scaleni.
Ha presentato il secondo volume Direzione Ipotenusa Volume II in anteprima al “BUK FESTIVAL” di Modena.
L’ultimo capitolo della trilogia redatta sempre con PAV Edizioni è Rette Coincidenti che fonda il genere narrativo al genere saggistico.
Recentemente ha vinto un attestato di merito partecipando al concorso Verba volant, scripta manent.
Su commissione ha scritto la biografia di un castello e del luogo ove risiede intitolato Il varco dell’oste.
A Luglio 2019 è uscita la sua prima antologia di racconti denominata: SOPRAVVISSUTI: Le sorti della guerra le decreta chi decide le regole della pace.
Questo libro è attualmente in corsa per due premi letterari.
A Gennaio 2020 è uscita la sua seconda antologia Il confine del nulla.
Attualmente è tra i poeti finalisti del concorso Il Triburtino. L’autrice partecipa a numerosi corsi di scrittura creativa e ha creato un suo personale tour letterario denominato La ragazza con la valigia.