Oggi ti presento un thriller made in Japan: La vendetta del professor Suzuki scritto da Kōtarō Isaka e pubblicato da Einaudi. L’autore e mangaka – termine giapponese per fumettista, specificatamente di opere in stile manga, ossia fumetto giapponese – aveva già dato alle stampe con la stessa casa editrice anche la sua opera precedente, I sette killer dello Shinkansen.
Prima di continuare a parlare del libro, ci tengo a fare un piccolo approfondimento riguardo al nome dello scrittore. Forse avrai notato che sulla copertina del volume viene presentato come Isaka Kōtarō, mentre io mi sono riferita a lui come Kōtarō Isaka. Qual è la differenza? Quale ordine è più giusto adottare?
A scanso di equivoci, togliamoci subito il pensiero: Kōtarō è il nome; mentre Isaka è il cognome. Se vogliamo presentarlo alla maniera occidentale, allora va prima il nome e poi il cognome, così come accade parlano di Haruki Murakami o Hayao Miyazaki. L’usanza giapponese vuole invece che ci si presenti o introduca, e quindi ci si riferisca a terzi, nell’ordine cognome-nome. Ora, adottare un uso o l’altro non fa una differenza abissale, ma l’importante è avere ben presente quale sia il nome proprio!
E dopo questo piccolo angolo culturale, rivolgiamo di nuovo la nostra attenzione al thriller!
Ecco la trama di La vendetta del professor Suzuki di Kōtarō Isaka
Suzuki è un tranquillo insegnante di matematica. Fino al giorno in cui sua moglie non viene travolta e uccisa da un’auto pirata. Sconvolto dal dolore, furioso col destino, Suzuki decide di stanare i responsabili e vendicarsi. Per farlo sceglie il piú catastrofico dei piani possibili: infiltrarsi nella struttura criminale responsabile dell’omicidio – al volante c’era il figlio del boss – e regolare i conti.
E questo ingenuo, maldestro dilettante del crimine non immagina nemmeno con chi dovrà vedersela.
Dall’autore rivelazione de I sette killer dello Shinkansen un thriller indemoniato sullo sfondo di una Tokyo di cui nessuno sospettava l’esistenza.