Il libro è edito da Diarkos e tratta un argomento particolare: siamo in Europa di fronte alla costruzione di un’arma che avrebbe potuto cambiare le sorti della Seconda guerra mondiale.
Confesso che per me non è stata una lettura semplice in quanto non conosco bene il periodo trattato, tutto quello che succedeva in Germania e i rapporti tra i vertici delle SS e i loro sottoposti. Sicuramente per chi è avvezzo a questo periodo storico la lettura sarà più piacevole e coinvolgente; soprattutto alcuni passaggi saranno più chiari. Questa è una mia mancanza che non va a inficiare la recensione naturalmente.
Dal punto di vista della trama, per quanto riguarda l’appartenere al genere thriller, il romanzo si snoda perfettamente. Gianfranco Manes inserisce personaggi, ambienti, scene… tutto ciò che è necessario per rendere il pathos dei momenti cruciali.
La trama si snoda in diversi ambienti e le descrizioni sono sempre puntuali.
Molto interessante come Gianfranco Manes riesca a passare dall’ambiente domestico di casa Völler, con la descrizione ad esempio di momenti di discussione tra i coniugi, all’interrogatorio da parte delle SS con momenti tragici. Sempre preciso nell’inserire particolari che rendono le scene credibili e riconoscibili.
Ma tutto questo da dove ha inizio?
Gianfranco Manes mi ha stupito nel prologo
Ebbene sì, leggi il prologo, caro iCrewer, penserai di essere incappato in un testo completamente diverso. Poche pagine dopo ti trovi immerso in un periodo storico e in luoghi ben precisi, verranno messe in dubbio scoperte che hanno cambiato la storia moderna.
Ma quanto di vero c’è in questo testo?
La variabile nascosta è scritto molto bene, non ho trovato nessun tipo di errore e la lettura è scorrevole nonostante il tema trattato; è diviso in tre parti ben distinte e il finale… beh il finale è un’altra sorpresa.
Ha contribuito in varie discipline dell’Elettronica con oltre 300 pubblicazioni sulle principali riviste internazionali ed ha collaborato con Università americane ed europee nell’ambito di progetti di ricerca internazionali. Ha collaborato a programmi di Ricerca della Commissione Europea con responsabilità di direzione scientifica. Le attività recenti sono nel campo dei sistemi per la Safety di siti a rischio attualmente operanti presso alcuni stabilimenti della Società ENI e lo sviluppo di apparati e tecnologie per Intelligent Transportation Systems in collaborazione con Società del gruppo Atlantia.