La stellina Alina, miei piccoli lettori, è una favola che prende vita da una piccola e morbida stellina, con tanto di occhietti, bocca e nasino… gialla e paffuta! Un giorno, mentre la osservavo incantata mi è venuta in mente una deliziosa storiella e senza pensarci su ho preso carta e penna ed ho iniziato a scrivere di getto.
Una favoletta che potrai ascoltare prima di andare a letto, come una favola della buonanotte e che ti accompagnerà nel mondo dei sogni, scacciando via incubi e mostri.
Ecco quindi per te il racconto de La stellina Alina
Nel cielo blu viveva una piccola stellina, il suo nome era Alina: era una stellina tanto carina ma molto birichina, le piaceva giocare e scherzare e non smetteva mai di ridere!
Era gialla, dorata come il grano di luglio e brillante, molto più delle altre stelle.
Aveva gli occhi grandi e azzurri come il cielo, il nasino piccolino che somigliava ad una pallina e il suo sorriso era talmente contagioso che non si poteva non sorridere quando la si incontrava!
Alina era una grande sognatrice, sognava di diventare una stella grande grande e di guidare, con la sua luce, tutti i viandanti che avessero smarrito la strada: ah che cuore buono aveva.
La stellina viveva assieme a Mamma Stella, Papà Stella e al suo fratellino, Lucino: questi era piccolo ma emetteva così tanta luce da riuscire, da solo, ad illuminare l’intera notte buia.
Alina passava tutto il tempo a giocare: il suo gioco preferito era il nascondino, si divertiva a nascondersi e a farsi cercare ed era talmente brava che quasi nessuno riusciva a trovarla!
«Non mi troverete mai!» esclamava divertita, e così dicendo correva a nascondersi nei posti più impensabili: dietro la luna o dietro un gruppo di amiche stelle che, borbottando come vecchie comari, di buon grado, le reggevano il gioco.
Partiva quindi la ricerca della vispa stellina e così cerca che ti cerca, si udiva una risata fresca e argentina che non poteva che essere quella di Alina! Lucino, tutto contento, brillando ancora di più, esclamava «Trovata!» e allora Alina rideva ancora più forte.
Alla stellina piaceva così tanto giocare che quando giungeva l’ora di andare a letto iniziava a fare i capricci: «Non voglio andare a dormire!» diceva sostenuta e mettendo il broncio «io voglio giocare» terminava decisa.La stellina Alina
«Su, Alina, fa’ la brava stellina» la ammoniva dolcemente la mamma mentre la osservava prepararsi per andare a nanna «se non dormi, non riposi e se non riposi domani non potrai trovare l’energia per giocare».
In realtà, Alina di energia ne aveva da vendere! Anche Mamma Stella si stupiva di tanta vitalità.
La stellina non ne voleva proprio sapere di dormire, continuava a saltellare sul proprio lettino fatto di nuvole – soffici come la panna – e polvere di cielo «Salto sempre più, sempre più, yuppiiii» e così tutta la notte.
I genitori, poverini, si chiedevano cosa potessero fare, erano veramente preoccupati, se la loro stellina avesse continuato a non dormire, non sarebbe stato un bene.
Una sera, Alina saltellava imperterrita sul proprio lettino, come faceva sempre quando arrivava il momento della nanna, Mamma Stella la osservava pensierosa e così, mentre la scrutava, iniziò, senza rendersene conto, a cantare una canzoncina
«Vive nel cielo una Stellina
Tanto bella ma birichina,
chiudi gli occhi e impara a sognare
tanti sogni inizia a fare»
Come per magia, a udir quella dolce melodia, Alina si fermò e guardò la Mamma: «Di nuovo, di nuovo» le disse, Mamma Stella non credeva ai suoi occhi, rincuorata da ciò iniziò cantare di nuovo e di nuovo ancora, finché la sua stellina, adagiata sul suo lettino di morbide nuvole e polvere di cielo, non chiuse gli occhi e dormì profondamente sognando di luoghi felici e giochi divertenti.
Molto, molto carina questa favola della buonanotte. Grazie Ale!
Grazie a te Anna di vero cuore 🙂
Dolcissima 😍
Grazie di vero cuore Cry 🙂
Grazie Alessandra, per questa tenera favola!
Grazie a te Francesca di vero cuore per averla letta 🙂
Bellissima ,alla mia bimba è piaciuta tanto!!🥰❤️