Sicilia: questa settimana, caro iCrewer, torniamo al sud, nella bella e calda Sicilia, per ripercorrerla attraverso i libri ambientati proprio in questa Regione.
E iniziamo con Simonetta Agnello Hornby, nata a Palermo nel 1945, attualmente vive a Londra. Svolge la professione di avvocato e ha unito ad essa la passione per la scrittura e l’impegno a sostegno delle cause delle vittime di violenza domestica, dei minori e degli emarginati. Il suo bellissimo romanzo d’esordio, La Mennulara, pubblicato da Feltrinelli nel 2002, è stato tradotto in tutto il mondo.
In questo romanzo tutto ruota intorno al personaggio di Maria Rosalia Inzerillo, conosciuta come “la Mennulara”, la raccoglitrice di mandorle. Dopo la sua morte tutto il paese di Roccacolomba si interroga sul suo passato.
Nel 2019 è stata pubblicata una nuova edizione, con quattro capitoli che non erano apparsi inizialmente perché perduti. Si tratta di parti narrative che rafforzano la storia e i profili di alcuni personaggi, come lo spessore della sensualità della Mennulara e gli agganci alla società siciliana dei primi anni sessanta.
“Roccacolomba. Sicilia. 25 Settembre 1963. E morta la Mennulara, al secolo Maria Rosalia Inzerillo, domestica della famiglia Alfallipe, del cui patrimonio e stata da sempre – e senza mai venir meno al ruolo subalterno – oculata amministratrice. Tutti ne parlano perche si favoleggia sulla ricchezza che avrebbe accumulato, forse favorita dalle relazioni con la mafia locale. Tutti ne parlano perche sanno e non sanno, perche c’e chi la odia e la maledice e chi la ricorda con gratitudine. Senza di lei Orazio Alfallipe, uomo sensuale e colto, avrebbe dissipato proprieta e rendite. Senza di lei Adriana Alfallipe, una volta morto il marito, sarebbe rimasta sola in un palazzo immenso. Senza di lei i figli di Orazio e Adriana, Lilla, Carmela e Gianni sarebbero cresciuti senza un futuro. Eppure i tre fratelli, tornati nel deserto del palazzo di famiglia, credono di avere tutti dei buoni motivi per sentirsi illusi e beffati dalla donna, apparentemente rozza e ignorante, che ora ha lasciato loro uno strano testamento”.
La Mennulara ha dato origine a una Trilogia che include La zia Marchesa e Boccamurata.
“Catania, prima messa del mattino nella parrocchia Angeli Custodi. Un ragazzo si alza, avanza, uccide il parroco e poi fugge. Poco dopo viene trovato a scuola. Non nega il delitto, lo giustifica. “Era iarrusu” afferma. Possibile? Pedofilo proprio quel prete in lotta contro la violenza e il degrado degli Angeli Custodi? Maria Laura Gangemi, commissario di polizia, non riesce a crederci. Eppure fatica come non mai a concentrarsi sulle indagini. Suo figlio Andrea è in coma all’ospedale Cannizzaro, investito da un TIR la sera prima, proprio dopo che lei aveva scoperto il suo legame con un compagno di liceo, Mario Torrisi, l’assassino. Che guarda caso è il nipote di don Nitto Torrisi, vecchio uomo d’onore che ancora regna sugli Angeli Custodi. Solo coincidenze?
Dopo i fastosi romanzi storici, Silvana La Spina si rivolge al presente con una narrazione rabbiosa e appassionata. E nella figura di Maria Laura Gangemi, fragile e forte, ci ricorda quanto coraggio ci vuole perché una donna ferita possa ritrovare la dignità e la voglia di vivere oltre le gole morte del disamore.”
E infine, L’attimo prima, edito da Rizzoli, che segna l’esordio narrativo di Francesco Musolino, giornalista di Messina. Un romanzo di formazione ambientato tra i colori e i sapori della sua Sicilia, in particolare a Messina.
Il protagonista è Lorenzo, che passa le sue giornate nel ristorante dei genitori. Desidera diventare chef ma il suo sogno svanisce presto ed inizia a lavorare in un’agenzia di viaggi.
Quando restiamo immobili, indecisi se combattere, solo grazie a un autentico atto d’amore possiamo trovare il coraggio di crescere.
“Cosa succede quando la vita che hai sempre sognato svanisce l’attimo prima di diventare realtà? Lorenzo è cresciuto a Messina, sotto il tavolo di legno del ristorante dei genitori. Desiderava una carriera da chef ma, all’improvviso, tutto è cambiato. Impantanato, sospeso e ancora immaturo, Lorenzo inizia a lavorare in un’agenzia di viaggi. Nel frattempo, mentre la neve scende sull’Etna, lui si rifugia in un cibo insipido e immagina le vite degli altri. Toccherà a sua sorella Elena stanarlo e praticare un kintsugi degli affetti, rimettendo insieme i cocci della sua esistenza. Il timore di dimenticare chi abbiamo amato non dev’essere una scusa per rinunciare a guardare l’orizzonte. Sperando che al momento giusto, al bivio cruciale, i leoni nel cuore ricomincino a ruggire. Francesco Musolino, attraverso i colori e i sapori della Sicilia, indaga con una prosa intima l’educazione all’età adulta.”
Come sempre buona lettura!