La ragazza nella nebbia è un film thriller diretto da Donato Carrisi
La ragazza nella nebbia è un film giallo thriller uscito al cinema il 26 ottobre 2017 diretto da Donato Carrisi. Distribuito da Medusa Film.
Donato Carrisi è al debutto come regista con La ragazza della nebbia. Il libro che porta lo stesso titolo è stato pubblicato nel 2015 da Longanesi. Non dobbiamo scordare che prima di tutto Carrisi è il grande scrittore del bestseller Il suggeritore ed ha all’attivo tre milioni di copie dei suoi libri vendute nel mondo che lo rendono lo scrittore di thriller italiano più venduto all’estero.
Questo thriller è la storia di Anna Lou. La ragazza a sedici anni scompare la Vigilia di Natale in un piccolo paese di montagna. Non tutti sanno che originariamente la storia era nata per il cinema. I produttori della Colorado, Maurizio Totti e Alessandro Usai, avevano commissionato a Carrisi una sceneggiatura per un film thriller; erano convinti che anche in Italia si potesse fare. E’ stato così una la storia che avrebbe dovuto nascere per il cinema è diventata prima un thriller di grande successo.
Carrisi afferma di essersi ispirato, per la regia, ai noir anni Sessanta con Volonté, alla grande stagione del thriller anni Novanta come Il silenzio degli innocenti o Seven. Oltre a questi richiami anche gli ambienti ricordano molto quelli di pellicole degli anni passati . Il regista riesce con maestria a portare il pubblico in un tempo lontano dal presente. Carrisi mantiene sempre le regole di quello che è il genere thriller: il film è preciso, non ci sono cambi di direzione, non si affida alla capacità degli attori per completare magistralmente delle scene ma le rende uniche con tutti gli altri elementi.
Gli attori
I 160.000 lettori hanno sicuramente ritrovato nel film le atmosfere e i personaggi del testo; l’agente Vogel è Toni Servillo, il professor Martini è interpretato da Alessio Boni, il procuratore Meier è una poliziotta col volto di Michela Cescon, lo psichiatra Flores è Jean Reno. Donato Carrisi sa rappresentare il male; lui afferma che vi riesce perché ha sempre avuto paura, fatto sta che sia nel libro che nel film riesce a farci arrivare i mille volti del noir. Nel testo scritto è ben chiara la strumentalizzazione di una tragedia personale da parte di chi dovrebbe solo indagare. Questa particolarità è ciò che rende originale anche il film anche se qui, è giusto dirlo, è meno sviscerata.
Carrisi aveva affermato prima dell’uscita del film:
“Mi tengo stretto l’etichetta dell’esordiente perché la prima volta è sempre indimenticabile, ma chissà che non ci sia un seguito”.