La rabbia è un sentimento comune a tutti. Chi non ha mai provato quella sensazione di calore che senti crescere fino a farti esplodere? Un po’ come un vulcano pronto a buttare fuori zampilli di lava incandescente.
Quando sei arrabbiato la cosa che ti verrebbe naturale fare è urlare contro chicchessia – anche contro te stesso – e lasciarti andare ad improperi poco eleganti, nei quali, chiaramente, non ti profonderesti in circostanze normali.
La rabbia: perché ci arrabbiamo? E perché alcune persone si arrabbiano più di altre?
Be’, la rabbia, come detto, fa parte di quel novero di emozioni che, assieme all’amore, all’amicizia, alla tristezza, alla solitudine, appartengono a noi esseri umani.
Arrabbiarsi è assolutamente normale, sarebbe anormale se non ci accadesse mai. Certo, è anche vero che se per un verso è normale arrabbiarci, per altro verso dobbiamo farlo con moderazione, ovvero dobbiamo imparare a contenerci. Esistono dei rimedi – del tutto innocui – che possono aiutarci a lasciare defluire tutta la nostra arrabbiatura.
Cosa ci fa arrabbiare?
Il nostro sistema nervoso potrebbe essere urtato da situazioni banali come il traffico cittadino alla mattina che ci impedisce di arrivare puntuali a lavoro, un oggetto che ci occorre e che giusto in quel momento non funziona.
I motivi in grado di suscitare la nostra arrabbiatura, però, potrebbero essere anche più seri: un trattamento irrispettoso sul luogo di lavoro, un’ingiustizia subita, qualcuno – peggio ancora se conoscente – che ci rivolge delle accuse o delle parole non di stima.
Spesso crediamo che scaricare la nostra rabbia o frustrazione su una determinata persona ci faccia stare meglio, e magari è anche così, dopo esserci sfogati per bene, poi, incredibilmente ci sentiamo più leggeri.
Crediamo inoltre che arrabbiandoci possiamo aggiustare quella situazione che sembra essere nata proprio storta: quattro urla et voilà l’oggetto miracolosamente funziona! In realtà, non è così che vanno le cose.
Esistono però dei rimedi che potrebbero aiutarci a superare (e affrontare) al meglio gli attacchi di rabbia.
Quando senti pervaderti dalla rabbia respira a fondo e conta fino a dieci, o se necessario anche fino a venti, cerca delle soluzioni al problema senza adirarti e ricorda che a tutto è possibile trovare un rimedio!
Potresti anche reagire con umorismo e cercare di trovare il lato ironico della situazione, so che in quei momenti vedi tutto tranne che il lato divertente della situazione, ma di certo l’ironia ti può essere di grande aiuto.
Piano piano, e come una nuvoletta di vapore, la rabbia lascerà il nostro corpo e inizierà ad evaporare verso l’alto e noi torneremo in noi stessi.
Che rabbia! Un simpatico libro che aiuta a contenere e ad affrontare la rabbia quasi fosse un gioco
La rabbia non è uno stato d’animo che interessa solo gli adulti, ma persino i bambini.
Anche i più piccoli perdono le staffe, certo, per loro i motivi sono più futili come un giocattolo non acquistato, un capriccio non vinto, il vedersi negata una richiesta.
Anche i bambini, così come gli adulti, reagiscono in maniera diversa alla rabbia e per loro dipende anche dall’età.
Un libro utilissimo, ma al tempo stesso anche educativo e divertente che mi sento di suggerirti per far sì che i bambini imparino ad incanalare la rabbia è intitolato proprio Che rabbia! di Emmauelle Lepetit e Anne Hemstege, edito De Agostini, in uscita proprio il 16 marzo.
«Tre divertentissime storie illustrate e otto carte da gioco per aiutare i bambini a controllare e cacciare via la rabbia!»
«Il piccolo Malo sta giocando con i suoi amici ma – ahimè – si è fatto tardi ed è ora di andare a casa. Grrr… che rabbia!
Stringe i pugni e inizia a sbuffare, il suo cuore fa bum bum e nella sua pancia una pallina infuocata cresce fino a trasformarsi in un enorme drago che sputa fiamme.
Come liberarsi di questo ingombrante nemico? Grazie a questo libro, vincere la rabbia sarà facile e divertente come un gioco.
Tre emozionanti avventure e otto carte speciali con suggerimenti e consigli per aiutare il nostro piccolo eroe a controllare e scacciare via la rabbia. Età di lettura: da 6 anni.»
Arrabbiarsi è una condizione naturale, ma adottiamo metodi che ci permettano di contenerla nel modo più saggio e maturo!