È arrivato nelle librerie La nave sepolta. The dig il romanzo scritto da John Preston nel 2007 di cui Salani ha scelto di acquisirne i diritti di pubblicazione. La storia tratto da una storia vera, ha attirato subito le attenzioni del grande schermo che ne ha acquisito i diritti per realizzare un film diretto da Simon Stone e distribuito sulla piattaforma di Netflix a fine gennaio.
Il film, appena uscito, ha regalato a Carey Mulligan, protagonista del film, oltre che la candidatura come miglior attrice britannica dell’anno, la nomination all’Oscar insieme a Ralph Fiennes (anch’egli candidato agli Oscar).
La nave sepolta-The Dig, l’autore, il romanzo, la storia edita da Salani
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Vuoi sapere qualcosa dell’autore? Ti accontento subito! Vive a Londra ed è giornalista scrittore e sceneggiatore. Lavora per il “Sunday Telegraph” come critico d’arte e televisivo oltre a collaborare con varie testate giornalistiche. Ha pubblicato molti saggi e romanzi: nel 2005 esce Kings of the Roundhouse e un libro di viaggi, Touching the Moon. Subito dopo pubblica Uno scandalo molto inglese, adattato dalla BBC in una serie tv che si è aggiudicata diversi premi e nomination tra BAFTA, Golden Globes ed Emmy Award. Da questo romanzo, basato sugli scavi archeologici condotti nel 1939 a Sutton Hoo, nel Suffolk, è stato tratto il film Netflix con Ralph Fiennes e Carey Mulligan.
Anche per il libro non sono mancati i riconoscimenti.
Il Sunday Times lo ha definito “Un piccolo capolavoro di archeologia romanzata… godibile, umano, avvincente.”,
The Observer lo considera “Un libro bellissimo ed evocativo. Dalla terra degli scavi Preston ha tratto oro puro. Tiene l’attenzione del lettore con presa d’acciaio.”
Anche il giornalista inglese Robert Harris, voce culturale del Sunday Times lo ha classificato come “Una storia di amore e perdita che lascia senza parole”.
“Dai tempi delle prime impronte umane sul muro di una grotta, facciamo parte di qualcosa che continua”
Tutto ruota intorno all’incredibile scoperta archeologica del tesoro di Sutton Hoo, nella contea di Suffolk e la storia appassionata di Edith e Basil all’ombra della Seconda Guerra Mondiale. Edith Pretty, attirata dalle leggende locali, contatta l’archeologo autodidatta Basil Brown che, nel giro di poco tempo, scopre due cimiteri anglosassoni medievali risalenti al VI e VII secolo e una nave funeraria ricca di preziosi artefatti appartenuta a re Raedwald, nato nel 593, sovrano anglosassone dell’Anglia orientale, il primo a ricevere i dogmi cristiani e il battesimo.
“Cominciai a scavare appena iniziai a tenere in mano una paletta. Non ho più smesso. Secondo me siamo in un cimitero di qualcuno, forse dei vichinghi o un popolo più antico. Immagino sia la tomba di un gran guerriero o di un re” dice Basil Brown nel romanzo.
La nave sepolta-The Dig la scoperta del tesoro, una eredità per le generazioni future
In effetti i primi scavi iniziarono nel 1938 e nel giro di pochi mesi furono portati alla luce un disco di bronzo e altri oggetti, ma la scoperta più grande avvenne all’inizio della guerra quando rinvennero una nave di 27,4 m, in grado di ospitare fino a 40 vogatori. Il British Museum, chiamato per l’occasione, una volta presa il comando delle operazioni, si rifiutò di prendere ordini da Brown subito sostituito dall’archeologo Charles Phillips, dal suo assistente Stuart Piggott e dalla moglie Peggy Piggott.
Sarà proprio la Piggot a rinvenire un cimelio d’oro, primo di 250 esemplari tra monete, gioielli, corni e scettri, armature decorate con gemme, una lira, un piatto d’argento dell’impero Bizantino, un elmo, uno scudo e una spada. Dagli studi si ipotizza un loro legame con le tradizioni funerarie svedesi e quello relativo al poema epico Beowulf, che racconta del funerale del celebre Skjöldr in una nave colma di tesori.
“Per quale altro motivo scavate un terreno mentre sta per scoppiare la guerra. Perché questo significa qualcosa. Non per il passato o il presente ma per le generazioni future”
Il tesoro, all’epoca, su indicazione di Edith Pretty, rimase in possesso British Museum a patto che Brown venisse riconosciuto come legittimo scopritore, ma il nome dell’archeologo purtroppo è stato ufficialmente riconosciuto solo 7 anni fa ed è oggi scritto nella sezione del museo dedicata ai tesori della nave di Sutton Hoo.
John Preston inizia La nave sepolta-The Dig partendo dalla grande scoperta a cui poi sia ispira il film La nave sepolta.
Inghilterra, estate 1939. Quando Edith Pretty, affascinata dalle leggende locali che parlano di un tesoro vichingo sepolto nella sua terra, decide di contattare l’archeologo autodidatta Basil Brown, non sa che sta per dare inizio a una delle più straordinarie avventure archeologiche del Novecento. Presto gli scavi riveleranno il gigantesco scheletro di un’antichissima nave funeraria appartenuta a un sovrano anglosassone, che richiamerà l’interesse degli accademici più blasonati.
Uniti dalla passione per l’archeologia e da un sentimento delicato e profondo che li lega l’uno all’altra, Basil e Edith lotteranno per proteggere la loro scoperta. Ma la Seconda guerra mondiale incombe e gli scavi si trasformeranno in una corsa contro il tempo, soprattutto quando dalla terra emerge qualcosa di ancor più stupefacente…
“Moriamo mai veramente? Forse, con questa consapevolezza della transitorietà che si può combattere attraverso un passaparola di strutture tra uomini, “i secoli bui non sono più bui” e la fine della vita altro non è che un rapido abbandono limitato a questa esistenza. La bellezza, attraverso gli uomini, è una riscoperta continua e nulla è davvero mai scomparso per sempre”.