Oggi, per la rubrica Leggiamo per i piccoli, ti presento un libro davvero speciale intitolato La montagna degli autori e illustratori Rebecca Gugger e Simon Röthlisberger. Il racconto, in uscita dal 25 novembre e pubblicato da Glifo Edizioni, è una perla rara per i bambini: potrai vedere animali parlanti che scoprono le loro diversità di vedute sulla montagna, oggettivamente uguale per tutti ma vissuta in maniera diversa dall’orso, dalla pecora, dalla lepre delle nevi e persino da un polpo.
Vediamo insieme la trama e un estratto del libro!
La trama de La montagna
«La montagna è boscosa, piena di alberi e verde» dice l’orso.
«Ma neanche per sogno! La montagna è un prato. Fiorito, odoroso, fresco e ronzante» obietta la pecora.
«Voi non sapete un bel niente! La montagna è bagnata e circondata dall’acqua. Piena di pesci e di colori» gorgoglia il polpo.
L’orso sa esattamente come è fatta la montagna. Anche la pecora, il camoscio, la formica, la lepre delle nevi e il polpo conoscono la montagna. Ma per ogni animale, la montagna ha un aspetto diverso. Com’è possibile? E chi ha ragione?
Dopo il magnifico lavoro del libro Ida e la balena volante, in cui la protagonista si interrogava su quello che c’era oltre il sole, la luna e le stelle e cambiava poi prospettiva per poter capire gli altri, nel nuovo racconto La montagna, vincitore del premio White Ravens 2021, Rebecca Gugger e Simon Röthlisberger affrontano, con acutezza, vivacità e un pizzico di umorismo, uno dei temi fondamentali della convivenza pacifica: la tolleranza e l’apertura ad altre opinioni.
La montagna, nella sua forma tridimensionale, diventa metafora di come un argomento, una visione, un’idea o una credenza siano concetti caleidoscopici e possano essere affrontati e vissuti da diverse angolazioni. Lasciare il proprio punto di vista, a volte stretto e angusto, e cambiare prospettiva aiuta a riflettere sulle proprie convinzioni. Un testo breve, umoristico e ricco di dialoghi, si mescola ai tocchi di colore ad acquarello, al linguaggio del corpo dei personaggi e all’energia che trasmettono.
Come espresso dalla giuria del premio White Ravens, questo volume illustrato “si distingue per i suoi straordinari personaggi animali, l’affascinante impaginazione – che Glifo ha mantenuto nell’edizione italiana le varie illustrazioni che ritraggono perfettamente le visioni degli animali della montagna, così come la sua struttura arguta e drammatica”.
Aprirsi all’altro e alla tolleranza e lasciare che le opinioni divergano: è questo il fulcro della storia. Perché quando si allunga lo sguardo oltre le proprie vedute, si scopre un mondo pieno di sfaccettature diverse.
Conosciamo Rebecca Gugger e Simon Röthlisberger
Rebecca Gugger (1983) e Simon Röthlisberger (1984) sono nati in Svizzera e vivono insieme a Thun, vicino al bosco, alla montagna e all’aria fresca. Rebecca, illustratrice e grafica freelance, ha studiato all’Accademia delle belle arti di Berna e ama stare con la testa fra le nuvole.
Simon, grafico di formazione, oggi lavora come art director e issa volentieri le vele. Ogni tanto lavorano insieme impugnando penna e pennello, come nel caso dei libri Ida e la Balena volante e La montagna.
The White Ravens: libri speciali
I White Ravens, di cui il nuovo libro La montagna ha vinto il premio 2021, sono libri per bambini e ragazzi individuati dall’Internationale Jugendbibliothek di Monaco, per l’alto livello qualitativo, letterario e artistico. Un catalogo che oggi raccoglie 200 titoli in 38 lingue, provenienti da 54 paesi differenti.
Si tratta inoltre di racconti che utilizzano stili e approcci innovativi, in grado di creare nuovi impulsi e nuove visioni.
La tolleranza: rispettare la libertà degli altri
In un mondo in cui la prevaricazione, l’emarginazione, la mancanza di rispetto verso gli altri è dilagante, è importante, soprattutto nella società odierna, educare i nostri figli, già da piccoli, con il nostro esempio, al rispetto e alla tolleranza nei confronti di tutti, indipendentemente dall’età, dall’etnia, dalla religione e dalla lingua.
I bambini sono come delle pareti pittoriche bianche che, nel corso degli anni della loro crescita, hanno bisogno costantemente di ricevere le nostre pennellate di comprensione, gentilezza, magari rispondendo alle loro prime domande sul diverso in modo semplice e naturale, senza spaventarsi delle disabilità e facendo vedere attivamente il nostro atteggiamento inclusivo.
Da ricordare inoltre che sono le paure a generare sospetti infondati e odio verso quello che una mente chiusa definisce diverso e quindi è necessario lavorare bene sin dall’inizio con loro per togliere qualsiasi paura infondata.
Il dott. Giuseppe Di Mauro, Presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, afferma infatti che:
Oggi le nostre classi sono composte da molteplici etnie, i bambini si confrontano sempre più spesso con coetanei di culture e nazionalità diverse. È proprio in questo contesto che grandissima importanza assume la formazione che il piccolo ha ricevuto, i valori con cui è stato cresciuto.
Dobbiamo essere noi genitori a parlare con i nostri figli, ad insegnare loro il rispetto per l’altro e l’accettazione di ogni diversità di cultura, colore della pelle, etnia o religione, evitando così il generare di sentimenti di ansia o paura per il diverso.