Quando penso alla gentilezza in sé, mi vengono in mente delle persone nobili d’animo, gente che non può fare a meno di esserlo, già perché la gentilezza è un sentimento innato per alcuni, qualcosa che è a loro insito, che insomma nasce insieme ad essi.
La gentilezza esula da ciò che la vita ti pone davanti: ci sono persone che nonostante le avversità quotidiane non possono smettere di essere gentili nei confronti delle gente in generale, nei confronti del prossimo in particolare.
È fondamentale essere pervasi da sentimenti di gentilezza e bontà d’animo, di certo ogni gesto di benevolenza ci verrà sicuramente ripagato, senza tralasciare l’aspetto più importante: compiere un atto di pura gentilezza ci farà sentire bene, farà sì che il nostro animo venga pervaso da un senso di benessere ed appagamento non indifferente.
La gentilezza, quanto è importante esserlo oggi?
Eppure, oggi, in questo mondo dove si corre di continuo, dove si cerca di arrivare sempre più in alto, di scalare la vetta delle opportunità senza guardarsi indietro, dove spesso – imperterriti – pur di raggiungere l’agognato traguardo non ci si preoccupa del fatto che, così facendo, andiamo a calpestare gli altrui sentimenti senza curarcene, la gentilezza, mi costa ammettere con rammarico, è quasi relegata in fondo a quella famosa scala di valori che ognuno di noi, secondo il suo personale giudizio, ha in mente.
Perché accade questo?
Perché oggi passa l’idea, tutt’altro che corretta, che essere gentili è superfluo, addirittura quasi stupido, che al contrario ciò che conta, ciò che ti rende una persona degna di rispetto e considerazione è essere aggressivi, sapersi imporre a dispetto di tutto e di tutti.
Va da sé che questo modo di essere si pone in netto contrasto con la gentilezza che, invece, richiede comprensione, grande capacità di ascolto ed un animo predisposto a dare aiuto.
Tuttavia, bisogna sapere, che per essere gentili basta davvero poco, anche un piccolo gesto è foriero d’amore: aiutare chi ne ha bisogno ad attraversare la strada, sostenere un compagno di classe in difficoltà nell’eseguire un esercizio o difenderlo dai soprusi che potrebbe ricevere, supportare chi ti chiede sostegno perché ha timore ad affrontare da solo un determinato evento.
Insomma, queste sono solo alcune delle piccole cose che tu potresti fare per essere gentile con il prossimo.
Pensa, anche un sorriso può aiutare a migliorare la giornata non solo di chi lo regala, ma anche di chi lo riceve.
«Per quanto piccolo, nessun atto di gentilezza è sprecato» (Esopo)
La gentilezza: Piccoli gesti che fanno bello il mondo di Lol Kirby
Lol Kirby ci regala un testo che possiamo definire come un inno alla gentilezza, un libro sapientemente illustrato da Yas Imamura.
Già solo osservando la copertina di questo libro, così colorata e piena di vita, ci mette allegria.
Possiamo ammirare un clima sereno e di armonia, dove sia i piccoli che gli adulti si profondono in gesti di amore e solidarietà. Tutti sono felici e sorridono perché in fondo la gentilezza ti regala proprio questo effetto: ti rende felice e ti fa sorridere.
Questo testo, quindi, diventa un prezioso manuale per far sì che anche i più piccini imparino ad essere gentili sin dalla tenera età e, soprattutto, farà capire loro quanto bene li farà sentire aver compiuto degli atti colmi di gentilezza.
Piccoli gesti che fanno bello il mondo, 12 esperienze di gentilezza a cui i giovani possono ispirarsi per migliorare la vita degli altri e la propria
«A volte basta un piccolo gesto di gentilezza per cambiare la vita di chi ci sta accanto. Leggi le storie delle ragazze e dei ragazzi che si impegnano tutti i giorni per rendere il mondo un posto migliore… Età di lettura: da 6 anni.»
Lasciati ispirare da queste storie!
Fa’ che la gentilezza sia parte integrante della tua vita!