È disponibile nelle librerie e online l’ultimo libro dello scrittore islandese Bergsveinn Birgisson. Si intitola La fonte della vita ed è pubblicato in Italia da Iperborea, nella traduzione di Silvia Cosimini.
La fonte della vita parla del viaggio nell’Islanda del Settecento – terra selvaggia e arcigna – di un giovane illuminista proveniente dalla Danimarca. Unendo piani narrativi diversi, Bergsveinn Birgisson affronta temi ancora oggi delicati come quello che riguarda il colonialismo e il dualismo natura-cultura, ragione-sentimento, individuo-società.
La fonte della vita, di Bergsveinn Birgisson
Ben presto però, nel corso del suo viaggio, questo perfetto esemplare dell’uomo moderno dovrà rendersi conto che la sua erudizione serve a ben poco per sopravvivere in una terra così difficile. Rimasto solo, non potrà che affidarsi all’aiuto della povera e incolta gente del posto, grazie alla quale si troverà coinvolto in una realtà inconciliabile con i principi della sua cultura e della sua ragione: a contatto con un mondo dominato da forze oscure e irrazionali, da una natura «matrigna» con la quale gli indigeni sembrano invece convivere in armonia, tutte le sue certezze vacilleranno.
Tra realtà storica e finzione letteraria, con un dosaggio efficace di diversi piani narrativi, Bergsveinn Birgisson rivendica in questo romanzo l’orgoglio della sua Islanda, denunciando gli abusi del colonialismo, lo sfruttamento di uomini e risorse e insieme esplorando l’eterno dilemma umano tra ragione e sentimento, tra natura e cultura, tra individuo e società.
Ti consiglio di leggere anche un altro libro di Bergsveinn Birgisson, uscito nel 2019 per Iperborea (traduzione di Silvia Cosimini). Si tratta de Il vichingo nero e a questo link puoi trovare la recensione fatta dalla nostra Cristina. Ti anticipo: Cristina ha dato ben 5 stelline a questo libro!
l vichingo nero, di Bergsveinn Birgisson
Qui costruisce il suo impero sulla caccia al tricheco, di cui ha imparato ogni segreto dai bjarmi, e sul commercio internazionale dei prodotti derivati che sono alla base dell’economia e dell’arte navale vichinghe – l’olio ricavato dal grasso, le corde realizzate con la pelle e le preziose zanne – grazie alla manodopera di centinaia di schiavi cristiani catturati in Scozia e Irlanda. Perché esistono così poche fonti su di lui e nessuna saga ne ha tramandato le singolari imprese? Lo scrittore e filologo Bergsveinn Birgisson si mette sulle tracce sperdute di questo suo misterioso antenato per ricomporne la storia dimenticata.
Una ricerca che spazia tra archeologia, antropologia, genetica, biologia, linguistica, ecologia, dove la scienza richiede il contributo della poesia e dell’immaginazione. Un viaggio nell’epico mondo di Ragnarr e Harald Bellachioma in cui l’autore scosta il velo della leggenda e sfata il mito fondativo dell’Islanda, riportando alla luce l’avventura di «imprenditori» scaltri che si insediarono in questa terra vergine per sfruttarne economicamente le risorse, prima che gli eroi delle saghe vi trovassero una nuova patria e la libertà.
Bergsveinn Birgisson
Bergsveinn Birgisson è uno scrittore islandese nato a Reykjavík. Ha conseguito un dottorato in filologia norrena presso l’Università di Oslo e ora risiede a Bergen, in Norvegia, dove insegna e scrive romanzi, poesie e racconti.