La Caduta degli immutabiliè il secondo romanzo storico di Giovanni Campana, autore modenese, dottore in Filosofia, insegnante di lettere e, attualmente, preside in una scuola media di Modena. Il romanzo già pubblicato nel 2019 da Europa Edizioni mi è stato nuovamente segnalato da Elison Publishing e segue L’Eresia degli Asconditi uscito sempre con Europa Edizioni nel 2018, tra l’altro molto apprezzato dalla critica.
La caduta degli immutabili l’autore e il suo pensiero
Tra le competenze dell’autore quello di studiare l’età evolutiva e i problemi della comunicazione tanto da impegnarsi per molti anni in attività di formazione nei corsi di specializzazione per insegnanti di sostegno.
Tra gli scritti di Campana molti saggi pubblicati sul sito dell’ADI, di cui alcuni rivolti alle tematiche della scuola e alle problematiche giovanili. Tra il 2000 al 2002 sono usciti “Trattarelo svantaggio nella scuola di base”,”Peggiori o diversi? Alcune considerazioni sugli studenti di oggi”, Progetto scuola media: Gli Elfi delle classi”, Riforma del centro destra: dove va la scuola”.
La caduta degli immutabili, la sinossi e un brano tratto dal libro
Definito romanzo filosofico La caduta degli immutabili è ambientato nel XV secolo.
“Al centro del romanzo sta il travaglio intellettuale e spirituale del protagonista, che cerca di resistere, con continue sofferte meditazioni, alla perdita del riferimento metafisico-religioso che sembra in lui inesorabilmente consumarsi.”
.In questo secondo romanzo, ambientato nell’ultimo scorcio del secolo XV tra le alte montagne di un immaginoso settentrione italico, l’autore svolge la narrazione attraverso un gioco di rimandi tra i tormentati eventi in cui il dotto medievale protagonista del romanzo è trascinato – in seguito ad un malaugurato, o piuttosto… benefico, cedimento alla tentazione della carne – e il travaglio intellettuale e spirituale che con quegli eventi si intreccia.
Il male, il dolore, la verità…: in un tardo medioevo popolato di santi e di demoni, di umili e prepotenti, nel mezzo delle feroci lotte locali tra la parte papale e quella imperiale e della grande rivolta contadina guidata dal folle esorcista rivoluzionario, lo scavo interiore del tribolato viaggiatore si snoda sul filo di un sottile gioco intellettuale che miscela rigore e inganno logico o deduzione fantasiosa, scoprendo, al punto più alto, la superiore dignità del dubbio.
Ti propongo un piccolo brano tratto da La caduta degli immutabili
“Alla fanciulla rispettosamente pose la domanda e ottenne cortese risposta. Fu nel salutarlo che Pietro colse in lei un intenzionale sia pur lievissimo attardarsi dello sguardo, che ebbe su lui l’effetto di un avvolgente intensissimo trascinamento. Tanto bastò stregarlo. Fu così che Pietro di Terralta, detto monaco, provò come mai prima le accese tenebre della seduzione”…
La caduta degli immutabili è un testo molto particolare e interessante, leggi come lo definisce l’autore.
“Ritengo che questo romanzo appassioni il lettore colto che senta il fascino dell’interrogazione filosofica ed esistenziale (oltre al gusto per l’ambientazione storica) e l’arcano di una tradizione mistica che confusamente scorre nelle nostre vene. Le sofferte riflessioni e i dubbi del protagonista risultano del tutto attuali per il lettore contemporaneo, diviso, ancora e nonostante tutto, tra il pieno riconoscimento della finitezza come unica dimensione dell’essere e del pensare nell’epoca della caduta degli immutabili (Dio, la Verità, ecc.), e la nostalgia e il rinascente desiderio di una rinnovata fondazione dell’eterno come luogo ultimo di senso.
In particolare sono certo che esso, facendo risuonare corde che proprio oggi iniziano a reagire ad una progressiva atrofizzazione che nel corso del ‘900 pareva ormai definitiva, sia destinato a suscitare grande complicità in lettori presi dal medesimo travaglio spirituale di Pietro di Terralta (tutt’altro che rari, in verità: alludo, tanto per intenderci, ai lettori di un Vito Mancuso, ecc.). Credo che questo libro possa diventare per questo tipo di lettori un punto di riferimento significativo nel proprio percorso personale eintellettuale.